Alla Cornèr Arena il direttore sportivo bianconero ha spiegato le ragioni che hanno portato la società a separarsi dal coach finlandese
LUGANO - Una prestazione imbarazzante - fornita martedì alla Valascia - è costata il posto a Sami Kapanen. Mercoledì mattina il tecnico finlandese è stato sollevato dal suo incarico. La pazienza si è insomma esaurita: i recenti risultati, una classifica assolutamente deficitaria e un gioco mai convincente hanno obbligato la società ad operare l'ennesimo cambio in panchina.
«Lugano attrattivo? Sono convinto che la nostra resti una piazza interessante per un giocatore. Questo avvicendamento non cambia nulla. I top player li abbiamo e penso continueranno ad arrivare a Lugano».
«Sapevamo forse di non avere la squadra al 100% adatta per questo allenatore, ma sicuramente speravamo di ottenere altri risultati. Sarà Domenichelli a scegliere il nuovo coach. Volevamo un hockey attrattivo con Kapanen ma purtroppo cosi non è stato».
Anche Marco Werder, CEO dell'HCL, ha provato a dire la sua sulla situazione: «Abbiamo cercato di rilanciare il nostro progetto, basato sulla solidità difensiva. I risultati, a livello di prestazioni, sono però stati deludenti. È mancata la costanza, il nostro focus è ora salvare almeno questa stagione».
«La prestazione di Ambrì? Non so se i giocatori hanno voluto dare un messaggio alla società. Sui loro volti ho letto tanta delusione, ma spero che già venerdi potranno regalare una gioia ai tifosi».
«Questa mattina Kapanen mi ha detto che non sapeva più cosa fare per girare questa situazione. Ora dobbiamo cercare di dimostrare che la squadra c’è ancora».
«Sono qui solo oggi, non era programma che facessi il coach: non sarò io l’allenatore del Lugano anche in caso di tre vittorie di fila».
«Il messaggio non passava più».
«Se dopo una pausa di otto giorni si gioca come abbiamo fatto ieri sera nel derby, allora vuol dire che qualcosa andava fatto».
«Viviamo in un mondo dove contano solo i risultati. Kapanen non era sorpreso. Cercherò di trovare una nuova soluzione in breve tempo».
Il DS del Lugano Hnat Domenichelli ha spiegato così la scelta: «Non è una decisione presa solo per il derby. La responsabilità non è solo dell’allenatore. Ieri ho visto che il messaggio non passava più. Questo è il fallimento di tutto il club».