Weekend importante per i bianconeri di Kapanen, attesi dalle sfide contro Langnau e Zurigo. L'Ambrì aspetta lo Zugo di Tangnes
LANGNAU - Tornato a respirare grazie al prezioso successo di Friborgo, il Lugano di Kapanen ha di fronte a sé altri due esami davvero delicati. Se contro i Dragoni si sono visti dei progressi e sono arrivati tre punti d’oro - sia per il morale, che per la classifica - contro Tigrotti e Lions servono conferme.
Nella speranza di lasciarsi alle spalle per davvero una serie nerissima - prima dell’acuto alla Bcf Arena erano arrivate 9 sconfitte in 10 match -, il Lugano dovrà innanzitutto ripartire dalla determinazione messa in pista contro il Friborgo. Energia, duelli vinti e fame devono essere i punti fermi di questo gruppo, che tra incertezze e un sistema gioco non ancora assimilato si è ritrovato sotto la riga e con un coach sotto la lente («Per ora non si cambia, ho chiesto fiducia fino al 7 dicembre: dopodiché avremo più elementi per fare le nostre valutazioni», aveva ammesso candidamente il GM Hnat Domenichelli).
Insomma il successo di Friborgo ha dato un po' più di stabilità alla panchina (traballante) di Kapanen, ma ora restano altri due test altrettanto importanti. Il primo, uno scontro diretto, è in programma stasera nella tana dei Tigrotti di Ehlers, che a domicilio hanno vinto sin qui 7 volte su 13. Il secondo sarà invece alla Cornèr Arena, dove domani arriva la capolista Zurigo. Proprio in casa il Lugano ha incontrato sin qui troppe difficoltà, con sole 5 vittorie a fronte di 8 sconfitte. È il momento di cambiare passo.
E l’Ambrì? Allenatisi con intensità in questa settimana, D’Agostini e compagni dovranno attendere ancora fino a domenica per scendere sul ghiaccio. A caccia di punti preziosi (solo 6 separano il settimo dal dodicesimo posto), i leventinesi ospiteranno l’ambizioso Zugo in un derby del Gottardo sempre insidioso. Privi come noto di Upshall, i biancoblù potranno fare affidamento su Sabolic, che dopo l’infortunio sta mettendo di giorno in giorno benzina nelle gambe.