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NATIONAL LEAGUE«Zugo, Losanna, Zurigo, Berna, Lugano e Bienne più ricchi»

19.11.19 - 12:01
Spinto da stranieri ispiratissimi, il Davos sta volando. Raeto Raffainer: «Non siamo fenomeni. Se giochiamo all'80% non vinciamo»
keystone-sda.ch/ (GIAN EHRENZELLER)
«Zugo, Losanna, Zurigo, Berna, Lugano e Bienne più ricchi»
Spinto da stranieri ispiratissimi, il Davos sta volando. Raeto Raffainer: «Non siamo fenomeni. Se giochiamo all'80% non vinciamo»
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DAVOS - La sconfitta incassata sabato contro il Ginevra non ha tolto il sorriso al Davos. Ci mancherebbe altro visto che, dati come "modesti" in estate, i gialloblù hanno completato una prima parte di campionato sontuosa. Sostenuti, anzi spinti, da stranieri più che ispirati, i grigionesi stanno infatti viaggiando alla sontuosa media di 2 punti a partita. Peggio, di un soffio, solo della capolista Zurigo.

I 20 punti fin qui registrati da Lindgren, i 16 di Tedenby, i 14 di Palushaj e i 12 di Rantakari stanno rendendo un po' più semplice il lavoro di Christian Wohlwend, ma non fanno sbilanciare Raeto Raffainer.

«Non siamo neppure arrivati a metà campionato – ha raccontato il direttore sportivo gialloblù – i numeri significano poco».

Eppure, forse, per una squadra rinnovata a fondo, proprio la prima parte di stagione poteva essere quella complicata.
«Ma ci sono anche stati fattori positivi. Abbiamo potuto godere di lunghe pause, non abbiamo infortunati, gli stranieri – appunto – stanno facendo molto bene...».

Casualità, ok, ma anche meriti. In fondo non stiamo più parlando di un club con un budget stratosferico.
«Non siamo più nella top-6 dei team più ricchi è vero, da 2-3 anni le cose sono cambiate».

Da quando la divisione degli introiti della Spengler è stata modificata in favore delle altre compagini di LNA?
«Anche. Noi in quel momento abbiamo visto le nostre possibilità diminuire. Altri invece sono cresciuti. Penso allo Zugo, con il suo nuovo presidente, o al Losanna, con la sua proprietà americana. Davanti a noi ci sono poi sicuramente anche Zurigo, Berna, Lugano e Bienne. Prima di dare giudizi su quanto sta accadendo è però giusto attendere».

Fino alla Spengler?
«Fino a febbraio. Dal 26 dicembre, quando inizierà la nostra coppa, e per tutto gennaio avremo un calendario fittissimo. Dovremo recuperare un po' dei match che abbiamo saltato e ci troveremo anche a giocare tre volte a settimana in casa. Sarà una bella sfida. Ed è nella speranza di vincerla che abbiamo allestito una rosa con 19 attaccanti».

Contro un Lugano in difficoltà, questa sera ne serviranno forse meno.
«Il Lugano non c'entra. Certo, ci sono squadre nella Lega contro le quali si fa più fatica rispetto ad altre; il punto è però riuscire a muoverci come sappiamo. Se riusciremo a mettere sul ghiaccio il pattinaggio e l'energia che ci hanno spesso contraddistinto, se riusciremo a “fare battaglia”, allora avremo la possibilità di vincere. L'avremmo contro chiunque. Se invece giocheremo come fatto contro il Ginevra, allora perderemo di sicuro. In quel confronto siamo stati molli e poco convinti. E non ce lo possiamo permettere. Non siamo fenomeni: dare l'80% non ci basta per pensare di centrare i tre punti».

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COMMENTI
 

Giambi 4 anni fa su tio
Subiamo anche stasera come contro chiunque. Dai all'ottava sconfitta consecutiva senza attacco e senza gioco resta solo il panettone

sergejville 4 anni fa su tio
complimenti al davos ma non bisogna dimenticare che giocare in 24 ore soltamto una partita invece di due è un bel vantaggio in fatto di freschezza e di recupero da ev. acciacchi. Giocare al martedì-sabato-martedì è l'ideale.
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