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NATIONAL LEAGUE«Non stiamo panicando», a Berna tra preoccupazione e pancia piena

14.11.19 - 10:00
Cosa sta succedendo agli Orsi? Alex Chatelain: «Non c'è un unico aspetto che non va, dobbiamo rimanere positivi»
keystone-sda.ch/ (PETER KLAUNZER)
«Non stiamo panicando», a Berna tra preoccupazione e pancia piena
Cosa sta succedendo agli Orsi? Alex Chatelain: «Non c'è un unico aspetto che non va, dobbiamo rimanere positivi»
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BERNA - «Non stiamo panicando», ci disse Alex Chatelain quando, al rinnovo di coach Jalonen lo scorso ottobre, gli chiedemmo se la firma era arrivata per dare un segnale a una squadra in difficoltà.

«Non stiamo panicando», ci ha confermato il 41enne dirigente questa settimana quando, dopo l'ennesima prestazione sotto tono, il “suo” Berna è stato infilzato 0-3 in casa dal Lulea nell'andata degli ottavi di finale di CHL.

La sconfitta europea non è stato un fatto isolato, dalla conferma dell'allenatore gli Orsi hanno infatti vinto solo due delle sei partite disputate in National League. Un campionato che al momento li vede – incredibilmente – noni della graduatoria.

«Dobbiamo rimanere positivi e cercare di trovare quell'equilibrio che, fino a questo momento, ci è mancato, ha confermato il ds della PostFinance Arena».

L'obiettivo è, a questo punto, riuscire a uscire dalla zona playout?
«Questo dice la classifica. Ma quello potremo farlo solo se cominceremo a funzionare come squadra».

Cosa non sta funzionando?
«Non c'è un unico aspetto che non va. Dobbiamo prendere meno gol, ovviamente. Ma pure nelle situazioni speciali stiamo faticando. Ci sono partite nelle quali, in powerplay, non lasciamo il segno. E poi non siamo continui. Raramente, quest'anno, siamo stati in grado di giocare con la giusta intensità per 60'».

Come contro il Lulea.
«Esatto. Siamo partiti bene. Poi però ci siamo inspiegabilmente distratti e i nostri avversari hanno fatto tre reti. E poi recuperare è dura. Black-out del genere sono capitati tante volte».

Vi siete forse presentati al via con la pancia piena, dopo anni di successi...
«Scarse motivazioni? Può essere, anzi, sicuramente all'inizio è stato così. Adesso però quella “scusa” non regge più. Non stiamo giocando bene, tutto qui, e non riusciamo a crescere significativamente. Tutto ciò è strano perché il nostro è un gruppo – e considero anche la guida tecnica – consolidato».

Un Berna fuori dai playoff è credibile?
«Non ci pensiamo. Pensiamo al Langnau, che è il nostro prossimo avversario, e poi a tutte le altre partite. Una per volta».

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