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L'OSPITE - STEFANO TOGNI«Fazzini e Bertaggia si giocano i Mondiali. Wohlwend? Come Cereda e Del Curto»

07.11.19 - 09:00
Stefano Togni ha lanciato la Deutschland Cup, esprimendosi su diversi temi: «Postma? è molto più offensivo rispetto a Ohtamaa e potrà quindi rivelarsi prezioso per il Lugano»
Keystone, archivio
«Fazzini e Bertaggia si giocano i Mondiali. Wohlwend? Come Cereda e Del Curto»
Stefano Togni ha lanciato la Deutschland Cup, esprimendosi su diversi temi: «Postma? è molto più offensivo rispetto a Ohtamaa e potrà quindi rivelarsi prezioso per il Lugano»
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KREFELD (Germania) - Nella giornata odierna prenderà il via la Deutschland Cup e sarà la Svizzera ad aprire la 30esima edizione di questa manifestazione (ore 16.15). La selezione guidata da Patrick Fischer affronterà la Slovacchia, mentre a seguire sarà la volta di Germania-Russia (19.45). 

Per l'occasione l'head-coach rossocrociato ha convocato anche cinque esordienti: Nyffeler, Egli, Le Coultre, Maillard e Moy. «È una Nazionale giovane, composta da elementi vogliosi di dimostrare le loro qualità per potersi guadagnare il posto», è intervenuto l'ex attaccante di Lugano e Ambrì degli anni '90 Stefano Togni. «Oltre a questo è anche l'anno dei Mondiali casalinghi, per cui le motivazioni per ognuno sono doppie. Nello stesso tempo Fischer approfitta di questi tornei per provare più giocatori possibili in ambito internazionale, soprattutto coloro che hanno un ruolo importante nei rispettivi club». 

E i posti disponibili per la rassegna iridata non saranno molti... «Ovviamente l'allenatore ha già in mente lo “zoccolo duro” che porterà ai Mondiali, ma per i posti restanti questi tornei sono un ottimo banco di prova. La concorrenza è grande e i vari giocatori – oltre a essere compatibili con il gruppo – devono dimostrare a Fischer di avere la voglia e la passione necessaria per difendere i colori rossocrociati. Altrimenti vengono esclusi».

Nella lista dei convocati figurano anche i ticinesi Fazzini, Bertaggia e Simion... «È sempre un piacere vedere diversi ticinesi in Nazionale e per loro si tratta di una convocazione meritata. Bertaggia piace molto a Fischer per le sue qualità: non molla mai, vuole sempre dare il massimo e si sacrifica molto. Dal canto suo Fazzini è un vero sniper e si fa soprattutto apprezzare per le sue doti realizzative, anche se è notevolmente migliorato nella fase difensiva. Infine Simion è il classico giocatore che parla poco, ma che sul ghiaccio si fa sentire».

Uno sguardo al campionato: cosa ne pensi di Postma, il nuovo straniero del Lugano? «Ha caratteristiche diverse rispetto a Ohtamaa, è molto più offensivo e potrà quindi portare il suo contributo a livello di impostazione del gioco e anche in fase realizzativa. Oltre a questo è in possesso di un buon tiro e potrà tornare utile nei powerplay. Zurigo e Davos? I Lions hanno un roster incredibile, un allenatore di primo livello che ha vinto due Mondiali con la Svezia e degli stranieri che fanno la differenza. La squadra è inoltre consapevole di non poter fallire due stagioni consecutive. I grigionesi hanno invece avuto un buon impatto con il nuovo progetto e con il nuovo allenatore. Trovo che Wohlwend abbia un po' lo stesso stile di Cereda e Del Curto: è un coach che pretende molto, sul ghiaccio i suoi giocatori devono sempre dare il 100% e lui lavora molto bene con i giovani. I grigionesi potranno indubbiamente dire la loro». 

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