Il Berna sta vivendo una stagione complicata. Rimane però pericolosissimo. L'Ambrì deve prestare attenzione
AMBRÌ - Il peggior Berna del recente passato - o almeno quello che sta incontrando le difficoltà maggiori - sarà questa sera di scena alla Valascia dove, incredibile ma vero, andrà a caccia prima di tutto di pesanti punti playoff. Il primo mese di stagione ha d'altronde bocciato l'operato degli Orsi i quali, da campioni in carica, da settembre a ora si sono mossi con il freno a mano tirato.
Sono i numeri a raccontare la crisi di una squadra ricca di talento ma, al momento, povera di certezze. Le cifre parlano di un gruppo che in difesa non ha ancora trovato i giusti automatismi (44 gol subiti in 13 uscite) e che in attacco accarezza più che graffiare (38 reti realizzate). Di un team che in campionato ha incassato otto sconfitte e che lontano dalla PostFinance Arena ha colto un solo successo in sei apparizioni. I numeri vanno però anche contestualizzati. Si può, tenendo conto dei dati, considerare il Berna come una squadra qualsiasi? Sarebbe un errore clamoroso. Uno di quelli che solitamente Luca Cereda non commette. Per superare una big balbettante il suo Ambrì dovrà viaggiare con il piede pigiato sull'acceleratore. Dal primo all'ultimo minuto. Mettersi al volante con spocchia o rilassatezza sarebbe un errore imperdonabile ed equivarrebbe a una sconfitta certa. L'Orso è ferito? Che i biancoblù ne approfittino. Che si sbattano per sorprendere Schlegel o Andersson, per inaridire la fresca verve di Pestoni e per stoppare le bocche di fuoco Ebbett e Moser. Fatto questo - e dite poco - il più sarebbe fatto e il bottino, ricco, diverrebbe a portata di mano.