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HCAPAmbrì, Nordamerica ed emozioni: «Mi piacciono le sfide. Primo gol? Disco in camera»

17.10.19 - 23:06
Joël Neuenschwander, giovane attaccante con alle spalle tre anni oltreoceano, si sta ritagliando un ruolo nello scacchiere di Cereda: «Cerco di ripagarlo ogni giorno. Anthony? Lavora duro ai Rockets»
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Ambrì, Nordamerica ed emozioni: «Mi piacciono le sfide. Primo gol? Disco in camera»
Joël Neuenschwander, giovane attaccante con alle spalle tre anni oltreoceano, si sta ritagliando un ruolo nello scacchiere di Cereda: «Cerco di ripagarlo ogni giorno. Anthony? Lavora duro ai Rockets»
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AMBRÌ - Dal Ticino al nordamerica, prima di tornare ad Ambrì nel 2017 e, un passo alla volta, conquistare spazio anche in Prima squadra. È la storia di Joël Neuenschwander, classe 1999 che in questa prima parte di stagione ha totalizzato 10 presenze con i biancoblù (nove in campionato, una in CHL). Fratello gemello di Anthony - attualmente ai Rockets -, Joël si sta ritagliando un posto nello scacchiere di coach Cereda e, lo scorso fine settimana, ha trovato contro il Rapperswil anche la prima rete in National League.

«È stato un momento speciale, una grande emozione in una partita che ci ha portato 3 punti. Il disco è finito nella mia camera dove posso vederlo... ora voglio continuare a lavorare duro nella speranza che di gol ne arrivino altri», spiega Joël Neuenschwander, che questa settimana contro il Banska Bystrica ha fatto anche il suo esordio in Champions. «È stata un'altra serata emozionante. A livello di gioco abbiamo iniziato bene prima di subire un calo, ma alla fine l'abbiamo spuntata con grinta. È un buon punto di partenza per le sfide del weekend: volevamo entrare in materia per arrivare pronti al match di Langnau».

Il percorso dell'attaccante, partito - insieme al fratello - da giovanissimo verso il Canada, lo ha aiutato a crescere anche più in fretta dei suoi coetanei, con una sfida che lo ha portato al di fuori della cosiddetta "comfort zone".
«A 14 anni si è presentata l'opportunità di provare una nuova esperienza e, insieme a mio fratello, sono volato all'Athol Murray College di Notre Dame, istituto con sede a Wilcox (dove hanno militato molti giocatori poi sbarcati in NHL, come Vincent Lecavalier, ndr). È stata un'avventura preziosa che mi ha permesso di maturare sia come persona che come giocatore, con tre stagioni tra Notre Dame Argos (SSMHL) e Notre Dame Hounds (SMHL)».

In tre stagioni, con la maglia bianco rossa degli Argos prima e degli Hounds dopo, Joël ha totalizzato 93 punti in 139 partite, mentre Anthony ne ha collezionati 85 in 126 match. Dopodiché il ritorno in Ticino nell'estate 2017.
«Ci piacciono le sfide e quella in Canada era intrigante. Siamo ripartiti da un'altra realtà, con l'opportunità di giocare a hockey, imparare una lingua e finire il Liceo. È stato tutto molto arricchente. Dopodiché l'Ambrì ci ha dato un'opportunità, abbiamo iniziato a lavorare con gli Juniori e poi con i Rockets».

Al momento tu sei ad Ambrì, aspettando - ovviamente - tuo fratello...
«Tra noi c'è grande intesa, con una carriera andata sovente in parallelo. Siamo sempre stati insieme in squadra insieme e, spesso, anche nella stessa linea. Ora Cereda mi ha dato questa chance ad Ambrì e cerco di ripagarlo ogni giorno per meritarmi e tenermi il posto. Anthony sta lavorando duro ai Rockets: quando si presenterà la sua opportunità, cercherà di sfruttarla».

Ultime battute sugli impegni del weekend. Venerdì sera il match di campionato a Langnau, poi gli 1/8 di Coppa (domenica a Bienne).
«Dopo 5 sconfitte, a Langnau cercheremo di prendere i primi punti fuori casa. È il momento. Davanti ai nostri tifosi li abbiamo battuti 2-0, sappiamo che in trasferta dovremo proporre una prestazione ancora più solida. Dovremo giocare per 60' il nostro hockey e fargli male al momento giusto. La Coppa poi sarà un altro appuntamento importante, servirà una prestazione maiuscola».

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