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NATIONAL LEAGUEMagie Cervenka. Garanzia Matt. Aspettando Sabolic e Spooner

27.09.19 - 10:23
Uno sguardo sui giocatori d'importazione del campionato: nuovi attaccanti stranieri di Ambrì e Lugano sono partiti un po' a rilento, mentre il ceco del Rapperswil regala magie
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Magie Cervenka. Garanzia Matt. Aspettando Sabolic e Spooner
Uno sguardo sui giocatori d'importazione del campionato: nuovi attaccanti stranieri di Ambrì e Lugano sono partiti un po' a rilento, mentre il ceco del Rapperswil regala magie
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AMBRÌ - Gli stranieri, si sa, ricoprono un ruolo di primo piano nel nostro campionato. Da sempre vivono sotto una sorta di lente di ingrandimento. Da loro ci si aspetta sempre la giocata risolutrice. A loro (spesso) non si perdona nulla. E se in questo primissimo scorcio di stagione parliamo di stranieri decisivi, impossibile non citare il nome di Roman Cervenka. Il centro ceco - dopo i noti problemi di salute patiti a Zurigo - è tornato quello di due anni fa. E con le sue giocate di classe cristallina ha regalato punti pesantissimi al suo Rapperswil. Tre game winning goal in altrettanti overtime. Tre magie che hanno trasformato la Cenerentola sangallese in una (pretendente) principessa. Cervenka, però, non è l’unico giocatore d’importazione che ha iniziato benissimo il campionato. Impressionanti per rendimento sono pure i nordamericani del Ginevra: Wingels e Winnik (entrambi 4 reti) stanno infatti facendo faville. E non per nulla le Aquile sono volate in testa alla classifica. Senza dimenticare i soliti noti Arcobello (Berna), Roe (Zurigo) e Rajala (Bienne). Tutti nella top-10 della “giovane” classifica dei marcatori. Tutti topscorer delle rispettive squadre. Tutti (fin qui) decisivi.

E gli stranieri risolutori - alla Kubalik per intenderci - per ora mancano ad Ambrì e Lugano. E questa assenza dai tabellini è uno dei principali motivi dell’inizio di stagione stentato vissuto dalle due ticinesi. Sotto le volte della Valascia, a dirla tutta, uno straniero che rende c’è. Ed è Matt D’Agostini. Il canadese sembra essere tornato quello di due anni fa, dopo una stagione scorsa complicata da una frattura alla vertebra. Il topscorer leventinese canta e porta la croce. Pattina come un forsennato e recupera una montagna di dischi in tutte le zone della pista. Blocca tanti tiri pericolosi. Insomma è un giocatore totale. Devono per contro ancora ambientarsi al meglio gli altri due attaccanti stranieri presenti in Leventina: Sabolic e Flynn. Anche se contro il Langnau lo sloveno - ottenendo i primi due assist in biancoblù e ammaccando l’ennesima traversa - sembra aver compiuto un primo passo nella giusta direzione.

Va anche peggio - per quel che concerne il rendimento puramente contabile degli stranieri - nel Sottoceneri. A Lugano a fare la differenza sono gli svizzeri e in particolare i ticinesi con topscorer Fazzini (3 reti) e capitan Chiesa (4 punti). Il colpo Spooner - arrivato sulle rive del Ceresio tra enormi aspettative - ha per ora "sparato a salve" (1 assist), tanto che nelle ultime due uscite ha dovuto accomodarsi in tribuna per fare spazio al redivivo Klasen (2 assist). Se si considera che finora l’unico giocatore d’importazione ad aver bucato la porta avversaria è Lajunen (non propriamente uno scorer) si può ben comprendere come dagli stranieri bianconeri ci si possa aspettare di più. Sia ad Ambrì che a Lugano di qualità ce n’è, ora bisogna però metterla sul ghiaccio. Perché il tempo è tiranno. Stasera arriveranno le prime risposte.   

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COMMENTI
 

sergejville 4 anni fa su tio
Nn è importante il passaporto di chi segna; importante è vincere le partite.
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