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NATIONAL LEAGUE4'000'000 (quasi) per Berra, bruciato anche il Lugano

22.08.19 - 15:39
Alla corsa al 32enne portiere hanno partecipato pure i bianconeri. Steinegger: «Alla fine eravamo rimasti noi e il Friborgo. Ora uno straniero? Molto meglio uno svizzero. Magari Joel Daccord»
Keystone (foto d'archivio)
4'000'000 (quasi) per Berra, bruciato anche il Lugano
Alla corsa al 32enne portiere hanno partecipato pure i bianconeri. Steinegger: «Alla fine eravamo rimasti noi e il Friborgo. Ora uno straniero? Molto meglio uno svizzero. Magari Joel Daccord»
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FRIBORGO - Alla fine Reto Berra ha deciso di rimanere a Friborgo. Ha scelto di proseguire per la strada intrapresa nel 2018, quando tornò in Svizzera dal Nord America. Il 32enne ha a lungo titubato, tentato dall'idea di cambiare casacca per spostarsi in un club più competitivo. Poi ha tuttavia preferito conservare il suo posto nello spogliatoio e allungare la sua avventura con i Dragoni.

Per spiegare la fedeltà dell'estremo difensore in molti hanno tirato in ballo il cuore. In realtà, rimanendo alla BCF Arena, Reto ha anche fatto un favore al suo portafoglio. Il contratto sottopostogli da Christian Dubé scade infatti, come quello propostogli dalle altre spasimanti, nel 2024, è vero; comporterà però un aumento di stipendio fin da questa stagione. Mica poco. Di quanto stiamo parlando? Secondo Watson il nativo di Bülach è diventato il secondo portiere meglio pagato del Paese e si porterà a casa più di 700'000 franchi l'anno. Quasi 4'000'000 totali, dunque, fino alla scadenza. Tanti soldi il Bienne non era arrivato ad offrirli. E neppure il Lugano, che secondo il Journal du Jura ha partecipato all'asta avanzando un'offerta comunque concorrenziale.

«Credo che alla fine Berra abbia scelto tra il Bienne e il Friborgo - ha ammesso Martin Steinegger - C'erano altri club in corsa ma penso che le opzioni reali riguardassero noi e loro».

Perso un big svizzero, guardare al mercato sarà ora complicato.
«Abbiamo già un piano B, un piano C, un piano D. Certo, non abbiamo ancora avuto modo di svilupparli: fino a mercoledì abbiamo pensato solo a Reto».

Su chi punterà ora il Bienne?
«In molti guardano a portieri esperti. Io credo però ci sia la possibilità di puntare anche su qualche giovane in grado di dare delle certezze».

Come Joel Daccord, per esempio.
«Lui è sicuramente un obiettivo. La sua situazione è però difficile. È in NHL e lì vuol rimanere. A noi non rimane che attendere e vedere quel che combinerà durante la stagione, se avrà spazio o se sarà dirottato in AHL. Da questo dipenderanno la sua voglia e la sua disponibilità di venire in Svizzera. Un tentativo potremmo comunque farlo».

Se non andasse e se ci fossero problemi pure con i vari Boltshauser, Hollenstein o Waeber, potreste puntare su uno straniero...
«È una possibilità. È una soluzione. Poter ingaggiare uno svizzero sarebbe comunque molto, molto meglio».

In rosa avete Elien Paupe. Ha le qualità per diventare il vostro titolare?
«Ha subito un serio infortunio e deve ritrovare confidenza sul ghiaccio. Lo valuteremo con attenzione durante l'anno. Non lo vedo comunque come titolare da 50 partite. Da 25 magari. Se rimarrà dovremo trovargli una solidissima spalla».

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COMMENTI
 

GI 4 anni fa su tio
e poi ci lamentiamo del continuo aumento del costo di abbonamenti o biglietti...
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