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MONDIALI 2019«Svizzera moderna e creativa. Russia? Stellare, spero anche affamata»

09.05.19 - 14:46
Domani scatta la kermesse iridata. Tsygourov: «Fischer ha un gruppo che gioca con cuore ed entusiasmo. Russia? I segnali sono molto buoni, ma in un Mondiale bisogna spingersi oltre i limiti»
Keystone/foto d'archivio
«Svizzera moderna e creativa. Russia? Stellare, spero anche affamata»
Domani scatta la kermesse iridata. Tsygourov: «Fischer ha un gruppo che gioca con cuore ed entusiasmo. Russia? I segnali sono molto buoni, ma in un Mondiale bisogna spingersi oltre i limiti»
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BRATISLAVA (Slovacchia) - Domani si parte, con Russia-Norvegia e Finlandia-Canada - in pista alle 16.15 - scattano i Mondiali in Slovacchia. Attesissima, la kermesse iridata promette grande spettacolo anche grazie alle tante star della NHL presenti a Kosice e Bratislava. Con il 52enne russo Dmitri Tsygourov, profondo conoscitore dell’hockey svizzero, abbiamo messo sotto la lente la "Sbornaja" e la selezione rossocrociata, che si troveranno di fronte il 19 maggio. Chiuso con un doppio successo sulla Lettonia il ciclo di amichevoli di preparazione, la Svizzera - argento lo scorso anno in Danimarca - farà il suo esordio sabato contro l’Italia (12.15).

«In questi anni ho visto davvero tanti progressi, ora la Svizzera gioca un hockey creativo - esordisce Tsygourov, ex assistant coach dell’Ambrì - Fino a qualche anno fa, contro squadre di grande caratura, ci si difendeva provando a non subire, mentre adesso si va all’attacco. Nell’hockey si può cercare di avere successo distruggendo il gioco dell’avversario oppure creando in continuazione. Questa Svizzera sa mettere insieme le due strategie, giocando in maniera moderna. Lo scorso anno è stato bello vederli giocare e conquistare uno splendido argento».

Talenti - basti pensare a Hischier, Kurashev & Co… - e una scelta sempre più ampia. La Svizzera ha fatto passi avanti su tutti i livelli.
«Sono stati formati giocatori di qualità che si sposano bene con questo gioco. Vedo anche un gruppo che gioca con cuore ed entusiasmo. Non penso che Patrick Fischer, in questi anni, abbia avuto problemi legati alla disciplina o alla volontà dei giocatori di indossare la maglia della Nazionale. Episodi che in passato si erano verificati».

E sulle tante scelte a disposizione…
«È proprio così. Spesso lo si diceva delle altre. Il Canada ha un bacino di giocatori immenso, può mettere insieme tanti roster del medesimo livello. La Russia ne potrebbe “comporre” 2-3, squadre come Svezia e Finlandia almeno 2. Adesso pure la Svizzera, tra giocatori che militano in Nord America e non, potrebbe allestire due gruppi di grande qualità. Ogni stagione il contingente elvetico in NHL aumenta e in tanti si mettono in grande evidenza. Nel 2017 Hischier è stato scelto addirittura come numero 1 assoluto del Draft… sono tutti passi avanti per l’hockey rossocrociato».

Detto questo, in una competizione come il Mondiale, il margine tra successo e sconfitta resta sottile.
«Lo scorso anno nessuno avrebbe pensato che la Svizzera potesse arrivare in finale. Prima del Mondiale avrebbero riso in faccia a chi pronosticava un argento con sconfitta ai rigori. Lo ha detto lo stesso Fischer. Ed invece sono stati bravissimi e con la giusta amalgama sono arrivati sin lì. Quest’anno chiaramente non sarà facile confermarsi e anche le altre squadre guarderanno la Svizzera in maniera diversa. Nessun “effetto sorpresa” per intenderci».

Dalla Svizzera alla Russia. Coach Vorobyov ha tra le mani una selezione stellare, di cui fanno parte elementi come lo Zar Ovechkin, Nikita Kucherov (130 punti in stagione con Tampa Bay), Evgeni Malkin e Ilya Kovalchuk.
«Ci saranno molte star, ma poi tutto va conquistato sul ghiaccio. Bisognerà vedere se tutti questi giocatori, veri leader nei propri club e con un grande palmarès, avranno la volontà di spingersi oltre i limiti. Il Mondiale è un torneo breve con tante partite ravvicinate. Bisogna sempre dare il massimo ed essere al top a livello fisico, anche dopo una stagione lunga e intensa».

Le premesse però sembrano buone.
«I segnali sono molto buoni. L’hockey russo, dopo un periodo anche buio, ha superato ormai da una decina d’anni il difficile momento di transizione che c’è stato dagli anni ‘90. Ora possiamo dire che la Russia può mettere insieme un paio di Nazionali solo con i giocatori che militano in KHL, più tutti i rinforzi da oltreoceano. Parlando della stretta attualità ho letto interviste in cui tutti i giocatori si dicono pronti a sacrificarsi per raggiungere l’obiettivo. Le stelle ci sono, questo non si discute: spero di vedere una Russia anche affamata».

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COMMENTI
 

Zarco 4 anni fa su tio
Russia mondiale suo
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