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HCLMarco Werder nuovo CEO del Lugano: «Impossibile dire no»

28.03.19 - 13:51
Nominato il nuovo Chief Executive Officer sottocenerino, Vicky Mantegazza: «Marco è una persona che ha i colori bianconeri e l’hockey su ghiaccio nel cuore»
HC Lugano
Marco Werder nuovo CEO del Lugano: «Impossibile dire no»
Nominato il nuovo Chief Executive Officer sottocenerino, Vicky Mantegazza: «Marco è una persona che ha i colori bianconeri e l’hockey su ghiaccio nel cuore»
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LUGANO - Dopo aver deciso di non rinnovare la fiducia a Greg Ireland e Roland Habisreutinger, il Lugano ha annunciato che Marco Werder è il nuovo CEO (Chief Executive Officer) bianconero. «Una sfida alla quale non ho saputo resistere», le parole del diretto interessato. 

Ecco il comunicato del club bianconero: 

"L’Hockey Club Lugano ha il piacere di annunciare di aver identificato in Marco Werder il suo nuovo CEO (Chief Executive Officer). Per meglio perseguire la strategia e la politica sportiva dell’intera organizzazione e preparare il Club alle sfide del futuro Marco Werder ricoprirà un duplice ruolo di conduzione sia nell’ambito dell’HCL SA, sia all’interno della Sezione Giovanile. 
 
Dopo un’attenta analisi della struttura societaria del Club, il Consiglio di Amministrazione dell’Hockey Club Lugano SA ha definito l’esigenza di poter contare in futuro sulla visione e sulla conduzione dell’intera organizzazione da parte di un unico CEO (Chief Executive Officer).

Per ricoprire questa nuova posizione sono stati valutati diversi profili interessanti. Il CdA ha infine identificato quale miglior candidato Marco Werder, attuale presidente della Sezione Giovanile dell’HCL, editore e imprenditore nell’ambito della comunicazione. 

Vicky Mantegazza, Presidente del CdA: «Marco è una persona che ha i colori bianconeri e l’hockey su ghiaccio nel cuore. Grazie alle sue esperienze personali e professionali è un profondo conoscitore di ogni settore di una società sportiva moderna, porta spirito imprenditoriale e una forte capacità di gestione e motivazione del personale».

Classe 1972, Marco Werder è nato e cresciuto a Lugano, ha giocato nel settore giovanile ed è stato giovanissimo capitano della squadra Juniori Elite a 15 anni. Con le maglie dell’HCL, del Rapperswil e del Coira tra il 1992 e il 2001 ha giocato 214 partite da professionista nell’allora LNA e 183 partite nell’allora LNB, dove ha festeggiato due promozioni.

Chiusa la carriera di giocatore, è entrato nella Sezione Giovanile dell’HCL dapprima come allenatore diplomato, a partire dal 2012 come presidente e responsabile dell’intero movimento. Grazie anche alla sua passione e al suo interesse per la formazione a 360 gradi, il vivaio bianconero è cresciuto anno dopo anno, tanto da conseguire due stagioni orsono il primo posto nella speciale classifica Label della SIHF per la qualità della formazione. Marco Werder è inoltre stato il promotore del progetto cantonale Scuola Media per sportivi concretizzatosi negli ultimi due anni scolastici.

Sul piano professionale, conseguita la maturità liceale, Marco Werder ha studiato economia aziendale a Zurigo e si è presto avventurato, ancora da giocatore attivo, nel mondo della comunicazione e del marketing. Oggi, a 47 anni, è editore e caporedattore dello storico magazine Illustrazione Ticinese, è stato contitolare e fondatore dell’agenzia di comunicazione YJOO Communications, ed è membro di direzione di Farner Consulting SA, azienda per la quale è responsabile per la sede della Svizzera italiana e per il settore sport a livello nazionale.

Marco Werder: «Sono molto orgoglioso che l’Hockey Club Lugano abbia pensato alla mia persona per ricoprire questo nuovo ruolo essenziale per il futuro del Club. La mia non è stata una decisione facile. Assumere questa nuova carica significa riorganizzare la mia vita professionale, ma la passione che nutro per l’hockey su ghiaccio e per l’HCL, così come l’interesse e la curiosità per le diverse sfaccettature che compongono la gestione e conduzione di una società sportiva come la nostra, rappresentano una sfida alla quale non ho saputo resistere».

Marco Werder inizierà la sua attività di CEO a partire dal 1. agosto 2019 e avrà come compito la guida e la conduzione della Hockey Club Lugano SA. Coerentemente con l’obiettivo strategico di avvicinare ulteriormente le due realtà del Club, resterà nel contempo direttore operativo della Sezione Giovanile dell’HCL".

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COMMENTI
 

BarryMc 5 anni fa su tio
Ottimo! Luganese DOC e uomo di hockey!!! In bocca al lupo sig. Werder e buon lavoro

Evry 5 anni fa su tio
Complimenti e auguri, cancelli subito le traccie lasciate dal Kultura del Laworo, grazie

Zarco 5 anni fa su tio
Stavo pensando; ds ex hcl ....su Suri e Lammer non male !

sergejville 5 anni fa su tio
Risposta a Zarco
anche Zangger, del quale nessuno parla.

BarryMc 5 anni fa su tio
Risposta a Zarco
Concordo

Zarco 5 anni fa su tio
Risposta a sergejville
Sui 2 Zugo, sono convinto; sul giocatore Losanna non saprei !

BarryMc 5 anni fa su tio
Risposta a sergejville
Concordo!

Zarco 5 anni fa su tio
Finalmente, uno che ha il Lugano nel cuore !!!!!

budo76 5 anni fa su tio
Complimenti e Auguri Marco

cle72 5 anni fa su tio
Tanto di cappello ad essere ancora in seno alla HCL dopo essere stato posteggiato in serie B come tanti altri giovani ticinesi di quei tempi..un plauso a lui.

sergejville 5 anni fa su tio
Risposta a cle72
"posteggiato"? Semplicemente non aveva il livello per emergere in NLA e/o è stato mandato a giocare (di più) in altri Club. Non vedo cosa ci sia di strano. Infatti -da buon luganese- è tornato nel Club fino ad assumersi la carica futura. Bianconero di fatto e nel cuore.

Zarco 5 anni fa su tio
Risposta a cle72
Posteggiato ???verbo sbagliato, semplicemente non livello eccelso .

dino 5 anni fa su tio
Risposta a cle72
Tra tutti , che commenti inutili, solo a far polemica e giudicare persone che non conoscete, poi che c’entra il suo passato di giocatore con il suo nuovo ruolo di CEO del Lugano.

SSG 5 anni fa su tio
Risposta a cle72
Se uno non ha il livello per giocare in serie A è giusto dargli la possibilità di giocare dove trova spazio. A dover di cronaca anche l'Ambrì ha posteggiato tanti giocatori nella lega cadetta. Addirittura Tallarini è stato mandato a Basilea perché non ritenuto idoneo ... però dopo è diventato campione svizzero con il Davos.

cle72 5 anni fa su tio
Risposta a dino
Lui effettivamente non lo conosco ma conosco altri per questo scrivo.

cle72 5 anni fa su tio
Risposta a cle72
Giusto per precisare io non ho commentato la persona anzi gli ho fatto un plauso. Ho commentato la dirigenza che fu...spazio ai giovani ticinesi di casa nulla rien Nada niet!!!

cle72 5 anni fa su tio
Risposta a sergejville
Posteggiato! Punto! A Lugano era così punto! Se volevi giocare o emigravi in altre squadre o fini in b non c'era spazio per i ticinesi a parte se non eri un mostro sacro. Rivedi i roster e mia darai ragione.

sergejville 5 anni fa su tio
Risposta a cle72
si certo ma non per forza è una "colpa" del Club. Punto, lo dico anch'io; posso? ;-) Lo spazio c'era ma bisognava anche avere talento, forza fisica e carattere. E tanti non avevano questi ingredienti per giocare nel Lugano che, non dimentichiamolo, detiene il record di presenze nei POff dalla loro introduzione. Punto.

F/A-18 5 anni fa su tio
Solo chi ama il Lugano può farne parte, tutto il resto è da evitare. Poi magari non sarà ancora sufficiente a vincere il titolo però si ottiene una squadra vera che suda per questi colori, con convinzione, i risultati arriveranno di conseguenza.
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