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HCLPochi alti e tanti bassi, rivivi la stagione bianconera

21.03.19 - 18:38
Sono passati cinque giorni dalla conclusione della deludente stagione del Lugano. Vi proponiamo l'anno trascorso in 26 punti: ecco l'alfabeto bianconero
Keystone - Tipress
Pochi alti e tanti bassi, rivivi la stagione bianconera
Sono passati cinque giorni dalla conclusione della deludente stagione del Lugano. Vi proponiamo l'anno trascorso in 26 punti: ecco l'alfabeto bianconero
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LUGANO - Sono passati cinque giorni dalla conclusione della deludente stagione del Lugano. Un'uscita prematura dai playoff che non ha sorpreso praticamente nessuno. Perché il 4-0 incassato nei quarti di finale dallo Zugo è stato solo una logica conseguenza della disgraziata annata vissuta dai bianconeri. Una stagione iniziata con obiettivi importanti, ma che ben presto si è trasformata in un vero e proprio calvario. Fuori agli ottavi nelle coppe (Svizzera e Champions) e per lungo tempo sotto la linea in campionato, i bianconeri hanno avuto un sussulto d'orgoglio prima dei playoff. Una reazione effimera svanita quando i giochi contavano per davvero. D'altronde la mancanza di continuità e le difficoltà a vincere gli scontri decisivi hanno accompagnato la truppa di Ireland per tutta la stagione. Una stagione che vi riproponiamo in 26 punti. Lettera dopo lettera. Ecco l'alfabeto bianconero.

Attacco - Il Lugano, nonostante tutti i problemi vissuti in questa stagione, ha potuto fregiarsi del titolo di squadra più prolifica della regular season. Sono infatti state ben 160 le reti segnate dai giocatori bianconeri nelle cinquanta partite disputate. Un bottino che, complice una difesa non sempre irreprensibile (141 i gol incassati), non è bastato per conquistare una migliore posizione di partenza nella griglia dei playoff, dove, guarda caso, i sottocenerini hanno pescato il secondo attacco della National League.

Bilancio derby - Ambrì 4 vittorie. Lugano 2. Una prima assoluta nell'era playoff. Dal 1986 in avanti, infatti, il bilancio complessivo dei derby stagionali aveva sempre sorriso ai bianconeri. Questo risultato - tolti gli evidenti meriti della compagine leventinese - è una cartina al tornasole delle difficoltà incontrate dai sottocenerini. Un'ulteriore contro-prova che qualcosa dalle parti della Cornèr Arena non ha funzionato.

Continuità - Seguita. Cercata. Ma mai trovata per davvero. La mancanza di continuità è stata uno dei principali peccati di questo Lugano. Mai in stagione i bianconeri hanno vinto quattro partite di fila. Quasi mai hanno festeggiato dopo un match che contava per davvero. E le quattro incornate subite dai Tori sono lì a dimostrarlo.

Direttore sportivo - Da dieci anni in sella, Roland Habisreutinger è stato additato - a torto o a ragione - come uno dei principali artefici dell'opaca stagione bianconera. Tra i diversi capi d'imputazione a suo carico troviamo il rinnovo anticipato a Lapierre e Lajunen, la scelta del difensore straniero e l'immobilismo nel trovare un sostituto a Merzlikins. E gli acquisti di Suri e Lammer per la prossima stagione - entrambi ottimi - non compensano - agli occhi del tifoso - la partenza di Hofmann. Insomma anche il lavoro del direttore sportivo potrebbe finire sotto la lente della dirigenza. Come andrà a finire? Al momento nessuno lo sa.

Elvis (Merzlikins) - Super Elvis saluta e vola oltreoceano. Il portiere lettone - che ieri ha posto la propria firma sul contratto entry-level propostogli da Columbus - lascia il Lugano dopo aver disputato una stagione (per lui) normale. Per intenderci non è stato il Merzlikins spaziale dello scorso anno quando, con prestazioni mostruose, aveva contribuito a trascinare la squadra su su fino alla finale. Questa stagione, invece, il lettone non è riuscito ad alzare il proprio livello nei playoff ad immagine di quegli errori commessi in gara-2. Termina la post-season con un modesto 87.2% di parate e quasi quattro gol incassati a partita. Ma mancherà. Quanto mancherà. 

Fazzini - Il top-scorer bianconero della scorsa regular season ha vissuto una stagione in chiaro-scuro. Spesso relegato in quarta linea e con un minutaggio piuttosto modesto (11 minuti di media a partita), lo sniper di Arzo ha comunque contabilizzato 14 reti e 14 assist in 54 match. Un bottino niente male. 

Geo Mantegazza -  Il suo maglione verde. Talismano di mille battaglie. Simbolo del Grande Lugano di cui è stato il principale artefice e con il quale ha conquistato quattro titoli negli anni ottanta. Il presidentissimo Geo Mantegazza ha compiuto i 90 anni il 12 novembre. E tre giorni dopo la Cornèr Arena gli ha tributato il giusto omaggio in una delle serate più belle dell'intera stagione bianconera.  

Hofmann - Quanto mancherà questo Gregory Hofmann al Lugano. Lo sniper neocastellano ha infatti vissuto una regular season semplicemente mostruosa. E i suoi numeri (eccezionali) sono lì a dimostrarlo. 30 reti e 21 assist lo hanno incoronato come top-scorer bianconero e miglior realizzatore dell’intero campionato. Un rendimento da altri tempi. Tanto che era dalla stagione 2006/07 che uno svizzero non riusciva a raggiungere quota 30 gol in campionato. Allora, a sfondare il muro delle 30 segnature nella stagione regolare (alla fine furono 37 in 44 partite!) non fu un giocatore qualunque, bensì un cecchino chiamato Michel Riesen. E scusate se è poco.  

Ireland - Dalle stelle alle stalle in un solo anno. Dal titolo mancato per un soffio alla mesta uscita ai quarti. Questa è la parabola vissuta da Greg Ireland sulla panchina bianconera, sulla quale il coach canadese si è seduto per l'ultima volta sabato scorso. Una stagione nata storta con la sfuriata contro il Plzen in Champions Hockey League e mai realmente raddrizzata. Il divorzio - vista anche la non ottimale gestione dei talenti in rosa (Klasen su tutti) - era inevitabile. Ma le colpe non sono tutte sue.

Jani (Lajunen) - Il rendimento degli stranieri è uno dei tasti dolenti di questa stagione. E anche quello di Lajunen è risultato molto al di sotto delle aspettative. Artefice di 8 reti e 15 assist in 41 partite, il centro finlandese è mancato soprattutto a livello di leadership e di presenza fisica. Insomma, il carro-armato che solo un anno fa aveva contribuito a condurre la squadra fino a gara-7 della finale, dopo quella sconfitta sembra essersi smarrito. Anche per questo il suo rinnovo biennale ha fatto storcere più di un naso.

Klasen - Croce e delizia del popolo bianconero, il folletto svedese ha vissuto tante stagioni in una. Inizialmente condizionato da un infortunio e in seguito finito in tribuna per scelta tecnica, Klasen non ha mai mollato. Ha modificato il suo modo di giocare e piano piano ha trovato la propria collocazione nello scacchiere di Ireland, fornendo anche parecchie buone prestazioni. Ma quando era diventato ormai un intoccabile, ecco arrivare un altro problema fisico dopo gara-1 a Zugo. Proprio sul più bello. Conclude la stagione con un bottino di punti comunque apprezzabile: 27 punti (6 reti) in 32 match.

Lapierre - Dottor Jekyll e Mister Hyde. Maxim Lapierre questa stagione ha mostrato il suo lato più brutto. Poche reti (10). Poca leadership. Tante inutili provocazioni e una miriade di penalità (128 minuti) che spesso hanno messo in difficoltà i propri compagni di squadra. La stagione del centro canadese è stata pessima. Visto il rendimento e l'atteggiamento il suo rinnovo per due anni risulta perlomeno avventato.

Morini - Il centro italiano è una delle liete sorprese di questa stagione disgraziata. Morini - nonostante un infortunio che l’ha fermato per alcune partite nella prima parte del campionato - è cresciuto in maniera esponenziale, unendo al solito (notevole) lavoro difensivo, un’invidiabile concretezza sotto porta. Le 16 reti segnate tra regular season e playoff lo posizionano al secondo posto degli scorer bianconeri dietro a fenomeno Hofmann. Niente male per un centro two-ways.

Nord (curva) - La curva Nord è sempre stata a fianco della squadra. Ha sempre incitato i propri beniamini non facendo mai mancare il proprio supporto, neppure nei periodi più difficili e bui di questa stagione. L'amore per quei colori, però, ha partorito anche alcune cadute di stile. Come quello striscione «Presidente anziché aprir la bocca... apri il borsino» che durante la festa per i 90 anni di Geo Mantegazza contestava la figlia Vicki in merito al rinnovo di Hofmann.

Obiettivi (falliti) - Dopo due finali e una semifinale negli ultimi tre anni, il Lugano è di nuovo caduto ai quarti di finale. Non proprio la fermata prevista per un club che per questa stagione aveva ben altri obiettivi. Usciti agli ottavi sia in Champions Hockey League per mano degli svedesi del Frölunda che in Coppa Svizzera contro lo Zugo, i bianconeri hanno dovuto addirittura lottare per accedere ai playoff. Il settimo posto e lo scontro con i Tori hanno infine sancito la fine di una stagione bianconera insufficiente.

Pubblico - Nonostante la brutta stagione, il pubblico bianconero non ha mai fatto mancare il proprio incitamento alla squadra. La Cornèr Arena è infatti stata la quinta pista più frequentata dell'intero campionato con un'affluenza media di 6'301 spettatori. Questo dato colloca il Lugano al 30esimo posto delle squadre più seguite in Europa. Rispetto all'anno scorso la pista luganese ha accolto in media 539 persone in più a partita.

Quattro a zero - Il risultato - netto - che ha condannato alla resa il Lugano nei playoff.

Reuille - Il vecchio leone ha annunciato il proprio ritiro dopo 1'045 gettoni di presenza nella massima serie (conditi da 177 reti e 199 assist). Quella di sabato è stata la sua ultima battaglia con quella maglia indossata per dodici anni. Lui che ha tagliato il prestigioso traguardo delle mille partite disputate in National League proprio durante questa stagione. E non in una sfida qualunque. Il 2 ottobre alla Cornèr Arena si disputava infatti il primo derby stagionale. E quel giorno Sébastien Reuille - per una notte - si trasformò in Reu(M)ille. 

Sannitz - Il gladiatore di Mendrisio ha disputato una stagione da incorniciare. Raffaele Sannitz ha infatti spazzato via il suo precedente record di punti in campionato (26) che risaliva a dodici anni fa (2006/07). I 40 punti ottenuti (11 reti) in 48 partite lo inseriscono al decimo posto nella classifica dei marcatori di NLA. Non male per un quasi 36enne.

Tredici anni - Il tredici per molti è un numero sfortunato. E anche per il Lugano, quest'anno, prende una connotazione negativa. In effetti sono 13 stagioni che i bianconeri rincorrono (inutilmente) l'ottavo sigillo. Il titolo sulle rive del Ceresio manca dal lontano 2006. E dall'anno successivo la coppa è stata alzata solo da tre squadre: Zurigo (5) Davos e Berna (4).

Ulmer - Stefan Ulmer è un altro di quei giocatori che hanno annunciato il proprio addio al Lugano. Arrivato nove stagioni fa il difensore austriaco ha disputato tutta la propria carriera svizzera con la maglia bianconera. Autore di ottime stagioni - in totale ha realizzato 121 punti (29 reti) in 430 match - il 29enne si è un po' perso negli ultimi anni. Il probabile passaggio a Bienne potrebbe rilanciare la sua carriera. 

Vicky Mantegazza - La presidentessa ha vissuto una stagione difficile. Come il suo Lugano. Innamorata del club, le critiche ricevute le hanno probabilmente fatto male. E forse anche a causa di queste si è un po' defilata. Per diverso tempo non ha proferito verbo. In molti, durante il periodo più buio di questa stagione, hanno un po' contestato il suo immobilismo. Finita la stagione Vicky Mantegazza ha preso in mano le redini del club. La prima decisione è quella di non confermare Greg Ireland. Altre potrebbero seguire nelle prossime settimane. 

Walker - Walker è l'esempio del giocatore che non molla mai. Il prototipo dei giocatore apprezzato dagli allenatori. Quelli che danno tutto per la squadra. Quelli che con il sacrificio e il sudore compensano alcune carenze tecniche. I portatori d'acqua che rendono migliori le squadre per cui giocano. Al Lugano i giocatori con questo profilo non sono mancati. Piuttosto hanno fatto difetto quelli dotati di maggior talento e gli stranieri.

X-factor - Il fattore X. L'alchimia che si crea nello spogliatoio e che funge da combustibile per andare avanti. Quel fattore che l'anno scorso aveva permesso alla squadra di sopperire agli infortuni di diversi uomini chiave e a superare le avversità. E che quest'anno è mancato.

JYP - La doppia vittoria contro i forti finlandesi dello JYP Jyväskyla - ottenuta a metà ottobre - sembrava un segnale positivo. La classica scintilla che accende la stagione. Ma purtroppo per il Lugano i due successi (conditi da altrettanti shut-out) non hanno portato grossi benefici. La difesa ha continuato a balbettare e la continuità non è mai stata trovata.

Zugo - Gli svizzero centrali hanno rappresentato il capolinea bianconero. Prima in coppa. Poi in campionato. In generale i Tori sono risultati particolarmente indigesti al Lugano. Una bestia nera che ha concesso solo tre gioie (su undici sfide dirette) ai sottocenerini e che nei playoff - quando i giochi si sono fatti seri - hanno ingranato una marcia superiore. 

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COMMENTI
 

El Jardinero 5 anni fa su tio
Stagione travagliata, stanca, forse non si remava tutti dalla stessa parte.. Ora girare pagina con un rinnovamento importante e permettetemi di dire..un bagno di umiltà...Non si può sempre pretendere il Lugano in finale. Forza HCL !!

BarryMc 5 anni fa su tio
Risposta a El Jardinero
Giusto, bravo!

sergejville 5 anni fa su tio
buona analisi. Complimenti

SSG 5 anni fa su tio
trovo che sia un articolo onesto e ben scritto dove si evidenziano i difetti (tanti) e i pregi (pochi) @Manuela: anch'io ricordo volentieri il 1999 e anche il 2006, ma sarebbe ora di aggiornare le date. Basta vivere sugli allori! Fiducioso per la prossima stagione.

Evry 5 anni fa su tio
Grazie Vicky, purtroppo l'alfabeto non accenna i misfatti del Kultura del Laworo e la data del licenziamento. avanti tutta e dateli il via. Coraggio e non perderai molti tesserati

cle72 5 anni fa su tio
A Manuela rada...triste rimanere ancorati nel passato ormai lontano. Vivere il presente e vedere il futuro porta a qualcosa. Opsssss per il momento il nulla!

BarryMc 5 anni fa su tio
Risposta a cle72
Il futuro è sempre un'incognita...per TUTTI, nessuno escluso!!!
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