Filippo Lombardi, presidente dell’Ambrì, ha parlato dell’entusiasmante regular season dei biancoblù e degli imminenti playoff: «Conosciamo il valore del Bienne, ma…»
AMBRÌ - Autore di una fantastica cavalcata e capace di chiudere al quinto posto la regular season con 79 punti, l’Ambrì di Cereda si prepara al “gran ballo” dei playoff, dove se la vedrà col Bienne di Törmänen. Sarà dura, sarà difficile considerando i precedenti stagionali e il potenziale dei Seelanders, ma sarà anche indubbiamente entusiasmante rivivere le emozioni dei playoff, traguardo che mancava dal 2013/14.
«Sarà innanzitutto una serie da vivere col massimo impegno e la massima concentrazione: c’è la volontà di fare meglio rispetto alla nostra ultima apparizione - esordisce il presidente Filippo Lombardi, entusiasta per la stagione biancoblù - Rispetto a 5 anni fa credo che lo spirito e la compattezza della squadra siano migliori, anche se l’avversario che ci troviamo di fronte non è sicuramente facile. Non ci verrà regalato niente e ne siamo coscienti, ma cercheremo di batterci con lo spirito giusto. In stagione abbiamo sempre perso, ma questo dovrebbe essere uno stimolo in più per i ragazzi, che possono dimostrare una volta di più - e anche contro questo avversario - le loro qualità».
Il presidente ha fatto i complimenti alla squadra? «Sì, ho parlato con i ragazzi, credo che abbiano sempre sentito la vicinanza di pubblico e società. Questo aiuta a compattare e dare ancora più energia all’ambiente».
La speranza è che il sogno continui. «Certamente, ma penso che il pubblico sappia apprezzare anche la squadra che combatte, non soltanto la squadra che vince. Ovviamente si combatte per vincere. Allo stesso tempo conosciamo il valore e la pericolosità dell’avversario e non lo nascondiamo. Ad ogni modo, visto che affronteremo questa serie a “mente libera”, potrebbe saltar fuori una sorpresa...».
Semaforo verde per la costruzione della Nuova Valascia (la prima badilata c’è stata il 22 dicembre), un gruppo giovane che ha sempre saputo infiammare i tifosi e il quinto posto in regular season: la stagione è stata sin qui estremamente positiva. «In fondo un presidente ha meno da fare e lo si sente meno quando le cose - come quest’anno - vanno bene. È quando va male che il presidente deve spesso intervenire.... Qualcuno, negli anni più bui, mi ha sentito anche troppo: ora può riposare le orecchie… (ride, ndr)».
Un dato molto positivo è arrivato anche dal pubblico, visto che l’Ambrì ha raggiunto una media di 5’489 unità (+759 a partita rispetto al 2017/18). Un gran bel segnale nel secondo anno del nuovo ciclo biancoblù caratterizzato dal ritorno alle origini e il riavvicinamento al territorio. «Vero. L’anno scorso c’era stato un leggero miglioramento, quest’anno invece abbiamo riconquistato pubblico con costanza. È un buon segnale per il futuro e giustifica lo sforzo importante che bisogna fare per costruire un nuovo impianto».