Domani sera il Friborgo di Tristan Vauclair affronterà l'Ambrì: «È una squadra che vince perché lavora tantissimo. Una sfida contro il Lugano nei playoff? Sarebbero felici i nostri genitori»
FRIBORGO - Nelle prossime tre giornate il Friborgo si giocherà una buona fetta di qualificazione ai playoff. Tre turni, tre scontri diretti e tre gare assolutamente vibranti nell'ordine contro Ambrì, Langnau e Lugano.
In una classifica che più corta non si può il Gottéron - appaiato ai Lions all'ottavo posto con 65 punti, uno in meno del Lugano - non potrà permettersi passi falsi: già nelle ultime settimane la squadra di French ha lasciato diversi punti pesanti per strada. Basti pensare alle due sconfitte in 17 giorni subite contro l'ultima della classe Rapperswil.
Alla BCF Arena, però, di tempo per piangersi addosso non ce n'è e questo lo sa molto bene anche uno dei guerrieri della squadra: Tristan Vauclair.
Una lotta serrata, una lotta appassionante... «Se guardiamo la classifica le due sorprese sono chiaramente Ambrì e Langnau - le parole dell'attaccante 34enne - Penso che in pochi si aspettavano di trovarle così in alto. Solitamente a questo punto della stagione ci sono 2-3 squadre in lotta per i playoff, quest'anno invece ce ne sono molte di più».
Ambrì, Langnau e Lugano: nei prossimi tre turni il Gottéron giocherà tre scontri diretti delicatissimi... «È un mese e mezzo che giochiamo partite importanti e il weekend che ci attende lo sarà altrettanto. Non potremo permetterci di perdere due partite, altrimenti si farebbe dura...».
Nelle ultime settimane avete perso occasioni importanti... «Le due sconfitte contro il Rapperswil? Non solo in quelle partite c'è da recriminare. Ci sono tanti punti che abbiamo lasciato per strada malamente. Se però pensiamo alle due sfide con i sangallesi, sono sicuro che in quelle due occasioni ci siamo messi troppa pressione addosso, quando parti con l'idea che non puoi assolutamente perdere finisci per fare le cose sbagliate».
Domani a Friborgo arriverà un Ambrì lanciatissimo e reduce dalla bella vittoria di Zugo... «L'Ambrì è una squadra che vince perché lavora tantissimo. Non c'è solo la prima linea, hanno quattro blocchi che sono in grado di metterti in difficoltà. I biancoblù non ti concedono tanto spazio, vengono con tre uomini a fare forecheck. Devi pagare il prezzo e dare il 120% per sperare di batterli. Non dimenticherei nemmeno Benjamin Conz, sta vivendo una stagione davvero incredibile...».
Che allenatore è Mark French? «Ha molto rispetto per i giocatori. È il tipico coach canadese, ha il suo sistema e tu da giocatore sai che devi applicarlo al 100%. Quando tutti fanno ciò che devono allora vincere le partite diventa più semplice. Quello che mi piace di lui è che ti dice le cose in faccia, senza girarci attorno. A volte in spogliatoio, quando le cose non vanno, capita che alza un po' la voce. Ma non succede spesso. Facciamo tanto video, così che ognuno sa quello che deve fare. Poi ci sono quei giocatori ai quali lascia più libertà. Penso a Bykov, Miller e Sprunger...».
Una lotta per i playoff anche in... famiglia «Io e Julien ci siamo sentiti prima della sfida che il Lugano ha giocato a Losanna. Gli ho detto "buona fortuna, ma non troppa (ride)". Quando poi ho visto che hanno vinto 7-0 ero contento per lui e per il Lugano. Ad ogni modo noi non dobbiamo guardare troppo ai risultati delle altre. Io e lui ci sentiamo un paio di volte a settimana e in quelle occasioni ci raccontiamo di come stanno andando le cose».
Il massimo per Tristan è che entrambe siano nella top-8... «Esattamente. La mia speranza è che sia il Lugano che il Friborgo si qualifichino. Uno scontro nei playoff? Difficile quest'anno nei quarti, ma chissà che in semifinale non succeda... Sarebbero contenti i nostri genitori...».