L'Ambrì, reduce da due successi all'overtime, si prepara al derby. Igor Jelovac: «L’ambiente in squadra e il rapporto col pubblico sono fantastici. Questa energia si trasmette sul ghiaccio»
AMBRÌ - Volare rimanendo umili, flirtare con le zone nobili della classifica senza mai perdere di vista il primo obiettivo (la salvezza): questa la grande capacità dell’Ambrì da inizio stagione, con un’emozionante cavalcata che sin qui ha portato ben 64 punti nelle “casse” biancoblù. Col passare delle settimane e dei mesi si sono aperti scenari quasi impensabili ad inizio campionato, con la truppa di Cereda ancora con pieno merito nella top-8 quando siamo entrati nel rush finale.
Alle spalle 41 fatiche, davanti a sé 9 finali: i leventinesi arrivano al derby di venerdì reduci da due successi all’overtime nel segno di Kubalik (2 game winning-gol).
«La classifica è ancora cortissima, in casa con il Ginevra non potevamo permetterci passi falsi: abbiamo guadagnato due punti importanti - spiega il difensore Igor Jelovac tornando sul duello vinto all'overtime con le Aquile - Ora ci mancano 9 finali, sono già sfide in “stile” playoff. Bisogna dare tutto».
Nell’ultimo incrocio, sabato alla Valascia, l’Ambrì si è difeso alla grande e Conz (al quarto shutout stagionale) ha fatto il resto.
«Abbiamo eseguito bene il nostro “piano di gioco”. All’inizio eravamo un po’ troppo arretrati, ma poi abbiamo aumentato l’intensità. Forse a inizio partita c’era un po’ di pressione, vogliamo fare più punti possibili e andare a cercare i playoff».
Nei momenti decisivi i biancoblù - proprio come chiedono i tifosi - hanno lottato come leoni, superando anche una fase delicatissima in boxplay a poco dalla terza sirena.
«Quell'episodio ci ha dato una spinta ulteriore. Nel complesso c’è uno splendido feeling, osmosi con il pubblico. L’ambiente in squadra è eccellente e questo si trasmette anche sul ghiaccio.Tutti vengono alla pista col sorriso».
Piegato sabato il Ginevra, l’Ambrì torna in pista venerdì per un derby rovente. In questi giorni - senza match infrasettimanali - si sta lavorando con tranquillità?
«C’è tempo per lavorare, ma non direi "tranquillità". Non dobbiamo levare il piede dall’acceleratore. Bisogna continuare a spingere cambio dopo cambio».
Il derby di venerdì alla Valascia promette scintille. Visto il momento e la classifica è sicuramente tra i più attesi e importanti degli ultimi anni.
«Per noi però non è così. Lo prendiamo come un match normale. Non vogliamo metterci più pressione. Vogliamo ottenere il massimo da qui a fine stagione: che sia un derby o no».
Privi di Lerg (stagione finita) e Novotny, i biancoblù hanno affrontato le ultime sfide con soli tre stranieri. In questa stagione l’Ambrì ha sempre saputo far fronte agli infortuni e sopperire alle assenze.
«Quando qualcuno si ferisce c’è sempre un compagno pronto a prendere il suo posto e dare il suo contributo. In questo modo non si sentono le assenze: questo ci rende una squadra completa. È anche la forza di questo Ambrì».
Jelovac sin qui ha giocato 35 match di campionato, con una media di 13’09” passati sul ghiaccio a partita. A livello personale come sta andando?
«Bene, mi piacerebbe trovare ancora un po’ più di costanza, ma nell’insieme sono felice. Va molto meglio rispetto alla scorsa stagione. Spero di continuare a crescere, proseguire in questa direzione. Giocare con Fora è un piacere - imparo tanto -, ha già molta esperienza anche a livello internazionale».