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NATIONAL LEAGUEDallo spavento al ritorno in pista: «Poteva andarmi molto peggio, mi sono ripreso al 100%»

07.02.19 - 21:21
Jason Fuchs, reduce da un infortunio, è tornato da 4 match a dar manforte al Bienne: «Playoff? Una lotta, serve il contributo di tutti. Ambrì? Vedo similitudini col nostro cammino dello scorso anno»
Keystone
Dallo spavento al ritorno in pista: «Poteva andarmi molto peggio, mi sono ripreso al 100%»
Jason Fuchs, reduce da un infortunio, è tornato da 4 match a dar manforte al Bienne: «Playoff? Una lotta, serve il contributo di tutti. Ambrì? Vedo similitudini col nostro cammino dello scorso anno»
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BIENNE - Fermato in dicembre da un serio infortunio dopo un ottimo inizio di stagione, Jason Fuchs - attaccante in forza al Bienne dal 2017 - si è lasciato alle spalle il momento più complicato e da 4 partite è già tornato a dar manforte ai suoi. Pedina preziosissima nello scacchiere di Antti Törmänen, il centro 23enne sta lavorando intensamente per ritornare sui suoi migliori livelli in vista del rush finale e della post season.

«Il periodo lontano dal ghiaccio non è stato semplice da affrontare, volevo dare una mano alla squadra ma non potevo - spiega Jason Fuchs, autore di 17 punti (6 gol) nei 29 match giocati in questo campionato con i Seelanders - Adesso sono felice di essere tornato, devo ritrovare le migliori sensazioni. Esigo sempre molto da me stesso e non sono molto felice delle mie prime partite, ma è anche normale necessitare di un po' di tempo, o meglio di qualche partita per ritrovare il miglior feeling».

Torniamo alla sera dell'8 dicembre. Quella dell'infortunio dovuto ad una discata sul collo (frattura della laringe con conseguente operazione).
«È stata una vera sfortuna, un episodio che non si vede mai, o quasi... In un caso del genere poteva però andarmi molto peggio: sono contento di essere tornato al 100%».

«Dopo il colpo non avevo dolore, ma una sensazione strana e fastidio nel deglutire - aggiunge l'attaccante - Ho capito che qualcosa non andava e ho perso la voce 2-3 giorni. All’inizio c’è stata un po’ di paura. Con l’operazione è stata stabilizzata la frattura, poi mi hanno tenuto sotto controllo. Conseguenze nella vita di tutti i giorni? Fortunatamente non ho più avuto alcun problema nel parlare o nel mangiare. Pensavo peggio. È andato tutto bene e questi aspetti hanno facilitato il recupero».

Tutto è bene quel che finisce bene. Il presente è la bagarre playoff, dove al Bienne servirà (eccome) anche il contributo di Fuchs.
«Servirà il contributo di ogni singolo elemento, quando tutti lo danno siamo una squadra difficile da battere. In queste 10 partite dovremo dare tutti il 110% per avere la possibilità di arrivare ai playoff. Sarà una lotta».

10 match, 10 finali: è già una situazione "simile" ai playoff.
«Vero, tutte le squadre in lotta hanno possibilità, sarà importante focalizzarsi su ogni singolo match. Noi vogliamo iniziare bene e metterci in fiducia venerdì contro il Rapperswil, poi sabato ospitiamo il Berna. Ogni punto conta tantissimo».

L’obiettivo del Bienne era la top-4. Con questa classifica strettissima bisogna pensare innanzitutto ad arrivare tra le magnifiche otto.
«Sicuramente l'aspetto più importante sarà essere nella top-8. Nel corso della stagione abbiamo però "flirtato" spesso con il terzo posto (occupato anche attualmente pari merito con Langnau e Losanna, ndr). Chiaramente non sarà semplice, ma è il nostro primo obiettivo è mantenere questa posizione per l'inizio dei playoff».

Nella mischia ci sono anche l’Ambrì - dove Fuchs ha giocato per 3 stagioni prima di passare ai Seelanders - e il Lugano.
«Per quel che riguarda l’Ambrì vedo delle similitudini con il nostro cammino dello scorso anno. Nessuno se li aspettava lì, ma ci sono. Del Lugano si evidenzia il fatto che sono sotto la riga, ma in fondo la distanza è minima. Hanno le qualità per entrare nelle prime otto. In queste ultime 10 partite sarà importante anche l'aspetto mentale. È fondamentale mantenere con costanza un alto livello di gioco», conclude l'attaccante 23enne.

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