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HCL/HCAPColpacci e cadute, è un campionato pazzo: Lugano e Ambrì restano sulle montagne russe

28.01.19 - 07:01
Solo sette punti separano il Bienne, terzo a quota 62, dal Lugano (nono con 55): per i playoff è bagarre totale. L'Ambrì, fermato in casa dallo Zurigo, è a quota 60 come Tigrotti e Losanna
Keystone
Colpacci e cadute, è un campionato pazzo: Lugano e Ambrì restano sulle montagne russe
Solo sette punti separano il Bienne, terzo a quota 62, dal Lugano (nono con 55): per i playoff è bagarre totale. L'Ambrì, fermato in casa dallo Zurigo, è a quota 60 come Tigrotti e Losanna
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LUGANO - Diciamolo subito; questo pazzo campionato sta tenendo tutti i tifosi col fiato sospeso. Equilibrata e avvincente come non capitava da anni, la regular season prosegue a ritmo sostenuto (domani si torna già in pista), i turni passano - sono 38 le fatiche delle ticinesi - ma la classifica resta cortissima. Sette miseri punti separano il Bienne, terzo a quota 62, dal Lugano, nono con 55. Una bagarre, una lotta serrata per la top-8 che, tolto il duo in vetta composto da Berna e Zugo e quello sul fondo con Davos e Rappi, coinvolge di fatto tutte le altre squadre.

Vietati i cali di tensione, proibito mollare. Lo sa benissimo il gruppo di Ireland che, nella sua regular season condita sin qui da troppi dubbi e incertezze, ha vissuto sabato una serata (potenzialmente) davvero importante alla Bossard Arena. Battuti venerdì in casa dal Losanna - ko 2-1 in un classico match da 6 punti -, i bianconeri erano attesi 24 ore dopo a Zugo e, con un nuovo stop, rischiavano seriamente di perdere contatto con la riga.

In svantaggio tre volte complici alcune penalità inutili e gli special team ancora deficitari - con un gol subito anche in shorthanded -, il Lugano ha sempre trovato la forza di reagire e l'ha infine spuntata 4-3 col gol-vittoria di Morini (57'). Intascati 3 punti d'oro, la speranza del popolo bianconero è che non si tratti dell'ennesimo fuoco di paglia, ma un punto di svolta per cambiare davvero marcia. È ora, non c'è più tempo per tentennare: già dai prossimi tre impegni - tutti alla Cornèr Arena contro Langnau, Davos e ancora Zugo - ci si aspettano conferme e altri risultati concreti per tornare tra le prime otto e scacciare i brutti pensieri.

Da parte sua l'Ambrì, che sul fronte infermeria ha perso Kienzle per 4-6 settimane a causa di una frattura del piede destro, ha vissuto una settimana agrodolce. Dopo la sudata vittoria col Davos, i biancoblù di Cereda hanno messo in pista i loro punti forti e sono andati ad espugnare all'overtime Les Vernets, dove il Ginevra in stagione ha spesso dettato legge. Bravi nel crearsi (nuovamente) una ghiotta chance per cercare un prezioso allungo in classifica, i leventinesi si sono però “inceppati” alla Valascia contro il solido e rinvigorito Zurigo di Del Curto (1-3).

Poco pungenti sia 5c5 che in powerplay - saranno comunque ben 43 le parate di  Schlegel -, i biancoblù hanno fatto breccia col solo Kubalik. Non è bastato. Nessun dramma, ma piuttosto un'occasione persa - non è la prima - per fare un bel balzo in classifica. I punti di margine sul nono rango sono 5: la battaglia, in questo campionato sempre più scoppiettante, continua. Prossimo round domani nella tana della corazzata Berna, poi ci saranno tre match casalinghi con Zugo, Ginevra e Lugano (15 febbraio).

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COMMENTI
 

sergejville 5 anni fa su tio
ecco gli infortunati del Lugano: klasen 6 sett, lajunen 4, Lapierre 2, wellinger 1+ 5, cunti 1 sett + 9, bertaggia 1 + 1, fazzini 1, reuille 1 + 4, walker 2, merzlikins 2, sartori (da inizio stagione), ronchetti 3, loeffel 1 (solo per la CHL), sannitz 1 sett, vauclair 1 + 1, morini 1, haapala 2, romanenghi 1 +1. Penso che possa bastare, no?

BarryMc 5 anni fa su tio
Risposta a sergejville
Statistica perfetta, ma a me Bertaggia risulta 1 + 2...

Blobloblo 5 anni fa su tio
50

sergejville 5 anni fa su tio
campionato equilibrato (dal terzo al decimo posto) e quindi interessantissimo. Se il Lugano ed il GS non avessero avuto 20 infortunati, probabilmente non sarebbero lì, ma coi se...
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