Dopo i preziosi successi su Davos e Ginevra, ieri i biancoblù - poco pungenti - sono caduti alla Valascia contro i Lions. Sono 5 le lunghezze di vantaggio sul Lugano (nono): ogni punto vale oro
AMBRÌ - Sette punti separano il Bienne - terzo a quota 62 - dal Lugano, nono con 55: bastano questi pochi numeri per dare un'idea di questo pazzo e combattutissimo campionato. Quasi ogni match è diventato ormai uno scontro diretto, quasi ogni sfida è un'occasione per provare uno scatto, un allungo o, nel caso di un passo falso, ritrovarsi di nuovo in piena bagarre. In questo senso non fa eccezione con i suoi 60 punti l'Ambrì di Cereda, protagonista sin qui di una stagione al di sopra delle aspettative e capace di guadagnarsi con merito un posto tra chi lotta coltello tra i denti - e lo farà verosimilmente fino alla fine - per la top-8.
Tre gli impegni dei biancoblù in questa settimana, iniziata col sudato successo sul Davos (4-2 alla Valascia) e chiusa con la sconfitta contro i Lions di Del Curto (1-3). Nel mezzo il "colpo" a Les Vernets, dove i leventinesi - solidi, energici e capaci di mettere alle strette le Aquile per buona parte del match -, hanno vinto 3-2 all'overtime.
Contro il Davos l'Ambrì è partito bene e ha poi saputo soffrire nei momenti più delicati, come nel terzo tempo quando la pressione gialloblù è notevolmente aumentata (provvidenziali alcuni interventi di Conz, una vera sicurezza tra i pali). "Vinti" 3 punti con sacrificio, Kubalik e compagni hanno poi approcciato nel migliore dei modi la sfida con le Aquile.
Non era semplice, tanto meno a Les Vernets dove il Ginevra ha spesso dettato legge, ma i biancoblù hanno applicato il loro "piano di gioco" e, mettendo sul ghiaccio i propri punti forti - grinta, umiltà e la giusta attitudine in primis -, ne sono usciti vincitori nonostante la rimonta granata nel terzo tempo (da 0-2 a 2-2, prima del gol decisivo di Fora all'overtime).
Due bei passi avanti, in parte "macchiati" dal ko di ieri sera alla Valascia. Volenterosi ma poco pungentei, sia 5c5 che in powerplay - parecchie le occasioni non sfruttate - Zwerger, Hofer e compagni hanno "sbattuto" contro Schlegel (43 parate) e sono caduti al cospetto dei campioni svizzeri, trascinati da capitan Geering (difensore autore addirittura di una doppietta).
Nessun dramma, ma piuttosto un'occasione persa - invero non è la prima - per fare un bel balzo in classifica e "flirtare" addirittura col terzo posto. L'Ambrì non ha graffiato, ma non si è nemmeno smarrito e ha lottato fino alla fine: le basi per ripartire immediatamente ci sono. Martedì si torna già in pista per un nuovo duello, questa volta l'avversario sarà però la capolista Berna, che negli ultimi 4 match ha subito la miseria di 2 gol (con 2 shutout per Genoni, 1 di Caminada).
Non sarà facile, ma lo scorso 16 novembre i biancoblù violarono proprio la tana degli Orsi (3-2 ai penalty). Non resta che affilare gli artigli e prepararsi alla sfida: ogni punto in palio, con i biancoblù attualmente a +5 sul Lugano (nono), vale davvero oro.