Il direttore sportivo dell'Ambrì Paolo Duca ha commentato l'addio di Samuel Guerra, il quale ha deciso di lasciare i biancoblù dopo una sola stagione
AMBRÌ - Quella di Samuel Guerra, uno dei perni della difesa dell'Ambrì, è senza dubbio una partenza dolorosa per i biancoblù. Nonostante si sia calato alla perfezione nella realtà leventinese - godendo di tanto ghiaccio e di responsabilità importanti - il 25enne ha deciso di riabbracciare il Davos, squadra in cui aveva già giocato tra il 2009 e il 2016.
«Non nascondo che c'è un pizzico di rammarico - dichiara il direttore sportivo dell'Ambrì Paolo Duca - Avevamo riabbracciato un giovane del nostro vivaio che qui ad Ambrì ha potuto ritrovare le migliori sensazioni dopo due stagioni in cui non sempre era sceso sul ghiaccio con regolarità. Da noi si è rilanciato, assicurandosi tanto tempo di ghiaccio e un ruolo di responsabilità che in passato non gli aveva mai assegnato nessuno. Sono sicuro che abbia ancora margine per migliorare e sono altresì convinto che un anno ancora qui ad Ambrì avrebbe fatto bene sia a lui che a noi».
Vista la decisione di andarsene dopo un solo anno il giocatore ha dunque "usato" l'Ambrì come trampolino di (ri)lancio per la sua carriera... «Difficile da dire, bisognerebbe chiederlo a lui. Puntare su qualcuno che ha le azioni basse per rilanciarlo fa parte del nostro progetto. Poi, come in questo caso, può succedere che qualcuno decida di ripartire. Peccato, perché da quel che mi risulta la nostra offerta era buona e concorrenziale...».
Trovare un sostituto all'altezza non sarà di certo un compito facile... «È da un po' che sapevamo che Guerra sarebbe partito. Stiamo dunque lavorando per trovare delle soluzioni tenendo ben presente la nostra realtà e la nostra strategia sportiva. Come detto prima, può capitare che un giocatore si metta in mostra qui da noi per poi andarsene. Non sarà di certo l'ultimo...».