Il direttore sportivo dell'Ambrì Paolo Duca frena i facili entusiasmi: «La troppa euforia non sempre aiuta a preparare al meglio le partite»
AMBRÌ - Due derby in 24 ore dopo quattro vittorie di fila, sei nelle ultime sette gare. È un Ambrì che arriva alle due sfide contro i bianconeri con il morale a mille. Le stracantonali, però, nascondono sempre tante insidie e molto spesso sono in grado di azzerare e sovvertire i pronostici (sempre che se ne possano fare prima di un derby...) della vigilia. E questo il direttore sportivo leventinese Paolo Duca, dall'alto della sua esperienza, lo sa bene...
«Siamo reduci da un weekend soddisfacente, anche se contro il Friborgo non abbiamo disputato una grande partita. Il campionato è così, devi dimenticare in fretta quanto fatto per concentrarti al massimo sulle giornate successive. Ci attende un fine settimana importante, nel quale affronteremo un avversario molto agguerrito».
Il dirigente biancoblù sa bene che i tanti complimenti che stanno arrivando possono trasformarsi in un'arma a doppio taglio... «È un tema interessante, ma tutto dipende da noi. Dobbiamo essere bravi a gestire i complimenti che ci arrivano. I ticinesi sono molto emotivi e passionali. Quando vinci 2-3 partite c'è subito euforia ed esaltazione, al contrario quando ne perdi 2-3 c'è depressione. E la troppa euforia non sempre aiuta a preparare al meglio le partite, poiché toglie un pizzico di concentrazione».
Ma se oggi ti pronunciano la parola magica "playoff" come rispondi? «Calma e gesso, manca più della metà di regular season da giocare. Non dico che sia impossibile, ma nello sport guardare al dopodomani non è certo una buona cosa. Lasciarsi prendere dai sogni, che è una cosa naturale, non porta a grandi risultati. È il lavoro quotidiano che fa progredire».
Il rilancio sportivo dell'Ambrì sta andando oltre le più rosee aspettative e, ovviamente, tanto del merito va attribuito a te e a Luca Cereda... «Abbiamo due ruoli importanti per quello che riguarda la gestione sportiva, ma dietro ci sono comunque tantissime persone, in particolar modo un CdA che non ha mai mollato e che ha svolto tantissimi compiti meno visibili ma altrettanto importanti. Come il risanamento delle finanze o il progetto della nuova pista. In questo rilancio ci sono tanti attori, tra cui tifosi, simpatizzanti, dirigenti, giocatori e sponsor...».