Il grigionese non ha chiuso ai bianconeri. Ha semplicemente preso tempo con tutte le squadre che l'hanno contattato. Per decidere con calma e strappare l'ingaggio migliore
LUGANO – Perso Greg Hofmann e messosi sulle tracce di un portiere in grado di non far rimpiangere il partente Elvis Merzlikins, il Lugano non ha certo smesso di sondare il mercato interno. Arrivasse un estremo difensore straniero, i bianconeri sarebbero infatti costretti a schierare solo tre “import” di movimento ogni partita. Da qui la necessità di rimpinguare la rosa con svizzeri di qualità.
Già ma a chi fare la corte? In fondo di big rossocrociati (in scadenza di contratto) in giro non è che ce ne siano moltissimi. Anzi, ce n'è forse uno solo in grado di fare davvero la differenza: Enzo Corvi. Che alla Cornèr Arena abbiano pensato al 25enne attaccante grigionese non è una novità. Una trattativa non è in ogni caso stata imbastita. E non per tentennamenti del club ticinese: è stato il giocatore, come confermato da Roland Habisreutinger, a chiudere la porta.
«Nelle scorse settimane ci ha comunicato che non intende trattare con il Lugano – ha sottolineato il direttore sportivo dei bianconeri - non penso che le cose cambieranno in futuro. Come mai? Dobbiamo accettarlo, avrà i suoi motivi».
Storia archiviata? Non proprio. Forse solo rimandata di un po'. Dall'entourage dell'attaccante trapela infatti incertezza riguardo alla situazione attuale, ma nessuna chiusura in vista del futuro. Pare che Corvi non abbia risposto picche solo ai bianconeri. Sembra invece si sia comportato nella stessa maniera con tutti i club che hanno bussato alla sua porta. Questo perché non è ancora pronto per fermarsi e decidere con tranquillità quale maglia vestire “da grande”. Questo perché, consigliato, sa che più riesce a farsi desiderare, migliore sarà il contratto che riuscirà a strappare per i prossimi tre-quattro anni.