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L'ex attaccante di Lugano e Ambrì degli anni '90 Stefano Togni si è espresso a proposito del periodo difficile che stanno attraversando i biancoblù
LUGANO - Il campionato di National League si è fermato per lasciare spazio alle nazionali. Dopo 17 partite disputate guida la classifica il Bienne con 34 punti, tre lunghezze in più del Berna (31) e quattro in più del Langnau (30), con queste due formazioni che sono però scese sul ghiaccio una volta in meno rispetto ai seelanders.
Dal canto suo l'Ambrì, dopo un inizio scoppiettante, ha conosciuto un piccolo calo - perdendo le ultime cinque partite disputate - e occupa attualmente il decimo posto della graduatoria (21). «Effettivamente i biancoblù si sono resi protagonisti di un inizio di campionato molto positivo, inanellando delle vittorie importanti sia davanti ai loro tifosi che in trasferta. È comunque normale, in una stagione ci sono dei momenti in cui gira tutto, mentre in altri in cui si fa un po' più di fatica. Bisogna anche però dire che il modo di giocare di Cereda richiede un dispendio di energia non indifferente, con molto sacrificio da parte di tutta la squadra. Alcune partite sono state perse mentalmente, poiché i giocatori sono attualmente un po' scarichi e stanchi».
La particolarità della situazione riguarda Fora. Il suo arrivo in Leventina è paradossalmente coinciso con il periodo negativo dell'Ambrì... «Fora lo conosciamo tutti, porta peso e personalità sia sul ghiaccio che in spogliatoio e non penso proprio che abbia portato degli squilibri in squadra. Anzi, arriverà il momento in cui anche lui riuscirà a fare la differenza. Ha bisogno di riadattarsi all'ambiente, ma è solo una questione di tempo».
La pausa dedicata alle Nazionali, a questo punto, è quindi arrivata a pennello... «La pausa fa sicuramente bene per ricaricare le batterie e per liberare la testa. Ad Ambri sono convinti di aver intrapreso la strada giusta, quindi nonostante le sconfitte l'ambiente deve restare positivo, continuare a lavorare in questa direzione e credere nel lavoro di Cereda, che sta portando i suoi frutti. È vero che in questo momento i leventinesi stanno facendo un po' di fatica, anche se - tranne la sfida di Bienne (0-6, ndr) - le partite sono comunque state molto equilibrate sia a livello di prestazioni che di risultati. Sicuramente la gara di Ginevra è quella che brucia più di tutte: quel match bisognava portarlo a casa, ma purtroppo c'è stato un piccolo black out che ha condizionato la sfida. Deve servire da lezione, tutte le partite durano 60' e non si può mai abbassare la guardia fino alla fine. Martedì l'Ambrì sarà sicuramente pronto per affrontare al meglio il derby».
