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NATIONAL LEAGUEDifensori deludenti e cecchini bollenti, ecco i top e i flop ticinesi

09.11.18 - 10:00
Chi si è distinto e chi ha deluso? Ambrì, Lugano e le altre: scopri i migliori e i peggiori del primo terzo di campionato
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Difensori deludenti e cecchini bollenti, ecco i top e i flop ticinesi
Chi si è distinto e chi ha deluso? Ambrì, Lugano e le altre: scopri i migliori e i peggiori del primo terzo di campionato
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LUGANO - Archiviato il primo terzo di campionato, è tempo di bilanci. E sotto esame questa volta, dopo le pagelle date alle dodici squadre, finiscono i giocatori. Chi si è distinto? E chi ha deluso? Chi ha fatto la differenza e chi ha avuto palesi difficoltà?  Performance opache per alcuni interpreti illustri, prestazioni super per altri meno attesi. Insomma, il meglio e il peggio di quanto visto finora, pescando anche tra le squadre d’oltre Gottardo. Andiamo a scoprire i top e i flop del campionato.

Ambrì

Top:

Dominik Kubalik - 9 reti e altrettanti assist: il 23enne è attualmente uno degli attaccanti più letali e decisivi della Lega. Semplicemente devastante quando ha ghiaccio aperto davanti a sé, sfruttando la sua potenza e velocità, il top scorer ceco dispone di un tiro potente e chirurgico. Il suo one-timer in power-play - su assistenza di Zwerger - sta diventando un vero e proprio marchio di fabbrica, tanto che Kubalik risulta essere il miglior marcatore in superiorità del campionato con 5 reti. Cecchino

Marco Müller - L’ex bernese si trova sempre più a suo agio nel ruolo di centro. Dopo l’ottima stagione scorsa, Müller sta confermando tutte le sue qualità. Sul ghiaccio porta tantissima energia e dinamismo: caratteristiche, queste, assai apprezzate da Cereda che lo sta responsabilizzando sempre di più. Non è quindi un caso che Müller sia lo svizzero più utilizzato in assoluto (19.21 minuti a partita) e il centro che si è assunto più ingaggi (ben 287). Conferma

Michael Ngoy - Il veterano, richiamato in fretta e furia per sostituire Michael Fora, non ha fatto pentire la società della scelta fatta. Oltre all’esperienza, Ngoy porta sicurezza sul ghiaccio con il suo stile di gioco semplice e pulito. Sarà anche per questo che è il giocatore biancoblù più utilizzato in box play (oltre 40 minuti in totale) e quello che ha la miglior statistica +/- della squadra (+2). Buono anche il suo apporto in termine di punti (5). Usato sicuro

Flop:

Lorenz Kienzle - Le aspettative su Kienzle erano piuttosto alte visto le buone cose dimostrate a Friborgo. Proprio per questo il difensore è la maggior delusione della squadra biancoblù. Saltate le prime tre partite stagionali per squalifica, Kienzle ne ha passate altre cinque in tribuna per scelta tecnica. Nelle nove gare disputate, poi, ha commesso vari errori, soprattutto di posizionamento. La speranza è che il numero 2 riesca presto ad inserirsi negli schemi di Cereda e a ritrovare il suo livello anche in termine di punti (finora solo 4 assist per lui).  Si può dare di più

Jannik Fischer - Anche dal possente difensore proveniente da Losanna ci si attendeva probabilmente qualcosa di più. Soprattutto alle balaustre dovrebbe usare un po’ di più  il suo fisico erculeo. Attualmente è il peggior biancoblù per quanto riguarda la statistica +/- (-8). Timido

Johnny Kneubuhler - Acquistato per evolvere come centro, l’ex vodese ha giocato pochissimo, sia in quel ruolo, sia in generale. Kneubuhler è infatti il giocatore biancoblù che in media ha trascorso meno tempo sul ghiaccio (solo 60’19” nelle 12 partite disputate). Anche per lui l’ambientamento con lo stile di gioco leventinese non è stato dei più semplici. Nelle ultime partite, comunque, è stato schierato un po’ più spesso. Intristito

Lugano:

Top:

Elvis Merzlikins - Spettacolare e decisivo. Merzlikins rappresenta per questo Lugano una vera e propria polizza assicurativa. Il lettone ha infatti tenuto a galla in più di una partita i propri compagni di squadra, soprattutto nel complicato avvio stagionale. Dopo Nyffeler è il portiere che ha giocato di più e che ha disinnescato più tiri (ben 447 le sue parate). Muraglia

Gregory Hofmann - È probabilmente l’attaccante svizzero più incisivo della Lega. Dopo un avvio di stagione difficoltoso, il neocastellano è tornato ad essere il cecchino implacabile conosciuto negli scorsi play-off. Costante pericolo per le difese avversarie, grazie a un’esplosività fuori dal comune,  non è un caso che il suo risveglio sia coinciso con quello della squadra. Attualmente il top-scorer bianconero viaggia alla media di un punto a partita (9 gol e 7 assist in 16 gare). Ma i numeri rivelano solo una piccola parte dell’importanza rivestita da Hofmann nel collettivo bianconero. Imprescindibile

Giovanni Morini - Il giovane italiano è probabilmente la sorpresa più lieta di questo avvio stagionale. Morini - nonostante un infortunio che l’ha fermato per alcune partite - sta crescendo di giorno in giorno, unendo al solito (notevole) lavoro difensivo, un’invidiabile concretezza sotto porta. La sua media realizzativa è la migliore del campionato: con soli 21 tiri, Morini ha infatti segnato sei reti (28.57% di riuscita). Niente male per un centro two-ways. Crescita esponenziale

Flop:

Taylor Chorney - Senza lode e senza infamia. Potremmo definire così la stagione fin qui disputata dal difensore nordamericano. E da uno straniero, soprattutto a Lugano, ci si aspetta altro. Molto altro. Timido nell’impostazione, è spesso incorso in diversi errori banali. Da lui non ci si aspettava una marea di punti (per ora ha messo a referto 1 gol e 6 assist), ma un po’ più di attitudine, leadership e carisma. Da questo lato Chorney ha indubbiamente deluso le aspettative. Invisibile

Benoit Jecker - Prelevato da Bienne per dare solidità a un reparto arretrato orfano di Philippe Furrer, Jecker ha finora deluso le aspettative. Il difensore, che ha concluso la scorsa stagione con un sontuoso bilancio personale di +21, quest’anno ha il peggior +/- della squadra (-4). A causa delle sue prestazioni poco convincenti ha visto alcune partite dalla tribuna. Spaesato

Luca Fazzini - Dov’è finito il top-scorer bianconero della scorsa stagione? Intendiamoci, Fazzini non sta facendo malissimo. Ma la differenza con la scorso (strepitoso) campionato balza subito all’occhio. Il cecchino di Arzo ha le polveri bagnate. E i soli 7 punti ottenuti in 16 incontri ne sono la prova. Bassa anche la sua riuscita al tiro: sulle 25 conclusioni tentate (pochine) solo due si sono insaccate alle spalle del portiere avversario. Sicuramente il poco tempo di ghiaccio - con 12 minuti è solo 20° per utilizzo - non lo aiuta, ma ora Fazzini deve dimostrare di avere carattere e fame per conquistarsi la fiducia di Ireland. Le qualità tecniche non gli mancano di certo.  Polveri bagnate

I top e i flop degli altri: (NB: Nessun flop per Bienne e Langnau)

Bienne:

Top: Toni Rajala
Sorpresa: Janis Jerome Moser

Berna:

Top: Andrew Ebbett
Flop: Gregory Sciaroni

Langnau:

Top: Harri Pesonen
Sorpresa: Raphael Kuonen

Zugo:

Top: Lino Martschini
Flop: Fabian Schnyder

Friborgo:

Top: Julien Sprunger
Flop: Michal Birner

Losanna:

Top: Dustin Jeffrey
Flop: Torrey Mitchell 

Zurigo:

Top: Jerome Bachofner
Flop: Roman Cervenka

Ginevra:

Top: Henrik Tömmernes
Flop: Timothy Kast 

Davos:

Top: Inti Pestoni
Flop: Marc Wieser

Rapperswil:

Top: Melvin Nyffeler
Flop: Roman Schlagenhauf

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COMMENTI
 

sergejville 5 anni fa su tio
E' tutto opinabile ed è bello così ma davvero (oggettivamente) non capisco come si possa criticare la personalità e le capacità di impostazione di Chorney (HCL), decisamente superiori a quelle di Sanguinetti. Così come parlare di Top per Tömmernes (GS), addirittura con un -9 quando il suo compagno di reparto (Fransson) ha dimostrato maggiore stabilità e concretezza (+7). Su Fazzini pure: maggior delusione è Bürgler piuttosto che con molti minuti in più (anche in powerplay), sempre in 1.a o 2.a linea, ha reso meno del ticinese, il quale è migliorato parecchio nel gioco difensivo.
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