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NATIONAL LEAGUE«Non facciamo mai gol ma non molliamo. Il Davos è vicino e pure il Lugano...»

07.11.18 - 13:03
Leandro Profico ha analizzato la crisi del Rapperswil: «Sapevamo che non sarebbe stato semplice ma non credevamo di incontrare difficoltà tanto grandi»
Keystone
«Non facciamo mai gol ma non molliamo. Il Davos è vicino e pure il Lugano...»
Leandro Profico ha analizzato la crisi del Rapperswil: «Sapevamo che non sarebbe stato semplice ma non credevamo di incontrare difficoltà tanto grandi»
HOCKEY: Risultati e classifiche

RAPPERSWIL - Appena sette punti conquistati, una difesa che concede tanto e un attacco che proprio non lascia il segno: il primo mese e mezzo di National League del Rapperswil è stato un mezzo incubo. Certo nessuno pensava che i sangallesi potessero dominare tra le big dell'hockey rossocrociato; un pizzico di competitività in più, tenuto conto di quanto fatto nella scorsa stagione, con promozione in carrozza e successo in Coppa Svizzera, era in ogni caso atteso...

«Sapevamo che non sarebbe stato semplice – ci ha raccontato Leandro Profico – ma non credevamo di incontrare difficoltà tanto grandi. Non ce lo aspettavamo proprio».

Cosa non sta funzionando?
«Facciamo tanta fatica, troppa, in attacco. In difesa stiamo muovendoci con attenzione, d'altronde quello è il nostro punto di forza, la fase offensiva però proprio non sta lasciando il segno. È strano perché l'anno passato – tenuto comunque conto del livello diverso - tutto girava alla perfezione. Insomma, non facciamo mai gol. E se non fai gol alla fine poi la paghi, anche quando giochi bene».

Quando un terzo del cammino è stato consumato siete già costretti a pensare alla post-season, a programmare il pericoloso viaggio alla finale dei playout...
«I numeri non sono buoni ma, per fortuna, non sono neppure definitivi. Guardare già ai playout? No, non avrebbe senso, anche se sappiamo che sarà molto difficile risalire la classifica. Il Davos è lontano sette punti e solo pochi giorni fa pure il Lugano era “vicino” 9 lunghezze. Se si inquadra in questo modo, la situazione è meno negativa. Si sta parlando in fondo di due-tre partite da vincere per cambiare il trend, per ritrovare sorrisi e... spinta».

Ora c'è la pausa.
«Che arriva al momento giusto, al termine di un periodo con molti match. I giorni senza campionato saranno utilissimi per ritrovarsi, anche se devo ammettere che lo spogliatoio non si è mai perso. Non si è mai depresso. Sapevamo che sarebbe stato un anno duro».

Nonostante le buone intenzioni e la voglia di lottare, il Rappi pare davvero destinato alla finale dei playout. Altro candidato serio è il Davos. E poi?
«Tra le avversarie che mi hanno impressionato meno, guardando a come hanno giocato contro di noi, ci sono il Losanna e lo Zurigo. I Lions hanno tanto talento ma come squadra li ho visti in difficoltà».

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COMMENTI
 

Zarco 5 anni fa su tio
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