Nicola Celio si è espresso in merito alla votazione del 14 novembre che potrebbe portare il numero di stranieri da schierare per squadra da quattro a sei
BELLINZONA - Da quattro a sei stranieri? Il prossimo 14 novembre sarà un giorno importante per l'hockey svizzero. Sarà il giorno in cui i 12 club di National League dovranno esprimersi su un eventuale incremento del numero dei giocatori d'importazione da schierare sul ghiaccio.
Il campo è naturalmente molto vasto e offre diversi pro e contro. Da un lato l'iniziativa è stata portata avanti con lo scopo di limare il costo dei giocatori nostrani, sempre più crescente negli ultimi anni. Il rovescio della medaglia, ovviamente, è quello di togliere spazio a quei giovani pronti al salto nella massima serie. Insomma per i vari club chiamati ad esprimersi ci sono tantissime questioni da tenere in considerazione.
Ma cosa ne pensa di questo possibile incremento l'ex capitano dell'Ambrì Nicola Celio? «Mi sembrano un po' troppi. Poi tutto dipenderà da come ogni singola società, nel caso passasse l'iniziativa, deciderebbe di agire. Se vuoi sei stranieri forti, però, sono un costo importante per i club. Ma è un campo molto vasto, ci sono tanti pro e tanti contro...».
Come cambierebbe il mercato?
«Uno svizzero di buon livello è sempre più complicato da reperire, soprattutto per le società più piccole. Se nel tuo roster ti mancano uno-due elementi per completare la rosa, il mercato stranieri ti offre più possibilità. Poi, naturalmente, tutto dipende da che tipo di straniero trovi...».
Con l'eventuale "sì" ne risentirebbero molto i giovani...
«Qui da noi si lavora molto bene con loro e io sono per un campionato con massimo 3-4 stranieri. Non di più. Preferisco vedere le società investire sui settori giovanili, che alla fine è sempre pagante. L'esempio lampante sono i Ticino Rockets».
Per le casse delle società, soprattutto quelle più piccole, i costi lieviterebbero mica male...
«Certamente! Avere sei stranieri è molto pesante per un club. A uno svizzero versi il suo salario e sei a posto, mentre allo straniero devi pagare le diverse tasse, l'imposta alla fonte, l'abitazione e l'automobile. Sarebbero tutti costi in più che andrebbero a gravare sulle società...».