Cerca e trova immobili

HCAPIl ritorno di Fora alla Valascia: «Ho subito provato grandi emozioni»

22.10.18 - 11:58
Il difensore ticinese è pronto per iniziare la sua terza avventura ad Ambrì: «In queste sette settimane sono cresciuto come giocatore e come persona. Ora dovrò lavorare duro per reintegrarmi»
Il ritorno di Fora alla Valascia: «Ho subito provato grandi emozioni»
Il difensore ticinese è pronto per iniziare la sua terza avventura ad Ambrì: «In queste sette settimane sono cresciuto come giocatore e come persona. Ora dovrò lavorare duro per reintegrarmi»
HOCKEY: Risultati e classifiche

AMBRÌ - Nella giornata odierna - lunedì 22 ottobre - Michael Fora è arrivato alla Valascia (ore 11.45) per iniziare la sua terza avventura ad Ambrì.

Ore 12.00: Il difensore è appena sceso sul ghiaccio per una prima sgambata, dopo un allenamento in cui erano presenti Conz, Manzato e alcuni giocatori che non sono scesi in pista in Coppa: ovvero Kienzle, Moor, Kneubuehler e ovviamente Lerg (reduce da un infortunio: si è allenato in maglia rossa). La seduta è stata diretta da Pauli Jaks.

Ore 12.15: Come si può vedere dalle foto in allegato il 22enne ha già ripreso confidenza con l'ambiente e - dopo aver scambiato qualche opinione con Lerg e Kneubuehler - ha pattinato da solo.

Ore 13.40: È iniziata la conferenza stampa di Michael Fora:

Cosa hai provato a rimettere piede alla Valascia? «Ho subito provato grandi emozioni, come se il tempo si fosse fermato. Anche se in realtà sono passate solo 7 settimane. Appena entrato in pista si sono riaccese le emozioni che ho sempre provato qui ad Ambrì», è intervenuto proprio Fora. «Delusione per come è andata oltreoceano? «È strano da dire, ma in realtà la delusione è stata meno di quanto mi aspettassi: è prevalso l'orgoglio. A quel punto ho capito subito che la scelta giusta sarebbe stata quella di tornare ad Ambrì. C'è anche delusione, ma è lo sport: va tutto molto in fretta».

Hai capito in fretta che sarebbe stato difficile trovare spazio? «Sapevo fin dall'inizio che sarebbe stata dura. Ci sono tanti ragazzi al camp e sono consapevole dei miei limiti come giocatore. Sono stato tra gli unici a non poter disputare amichevoli e avevo già un'idea della direzione in cui il club voleva andare: anche per quello, quando è arrivato il momento, me lo aspettavo». 

Saresti rimasto in AHL? «Sicuramente sarei stato disposto a rimanere in AHL, ma non rimanere nella Lega inferiore. Per quello ho deciso di tornare».

Perché non hai avuto chance in AHL? «Difficile dirlo, non ho avuto grandi discussioni con i coach quando sono arrivato a Charlotte. Non mi hanno dato grandi motivazioni, non ho avuto meeting fuori dal ghiaccio tranne alla fine quando mi hanno comunicato che mi avrebbero voluto spedire in ECHL».

Cosa tieni di queste 7 settimane? «Nel complesso mi hanno fatto crescere come persona e come giocatore. È stato importante poter toccare con mano la NHL: vedere cosa serve per giocare lì e fare allenamento con grandi giocatori. Vedere quel che fanno dentro e fuori dal ghiaccio sarà sicuramente un grande aiuto per il futuro. Ho capito cosa devo migliorare. È stata un'esperienza che mi aiuta a livello di personalità». 

In cosa devi ancora maggiormente progredire? «Devo lavorare molto sul pattinaggio. È un fattore sul quale sto cercando di mettere l'accento in questi anni e continuerò a farlo».

Torni in un Ambrì un po' diverso: la squadra sta facendo davvero bene. «Sono rimasto in contatto e li ho seguiti in alcune partite. Ho visto che si è fatto un bel passo in avanti, ora bisogna continuare su questo passo. Io dovrò lavorare duro per reintegrarmi e ritrovare il mio spazio. Dovrò ritrovare il feeling personale».

ll sogno di giocare un giorno oltreoceano c'è ancora? «Non si sa mai, non l'ho messo da parte. Ora però è il momento di mettere da parte quello che è stato in questo periodo e concentrarmi al 100% sull'Ambrì».

Non avrai più la C di capitano: ti mancherà? «Era qualcosa di speciale, ma non serve una lettera per essere un leader. Tutti possono essere dei leader».

Come vedi la squadra? «Parlando con i compagni mi hanno detto che si sta cercando ancora maggior continuità, ma le basi dello scorso anno sono in gran arte acquisite. Ora bisogna continuare a lavorare per costruire altro su queste basi».

Ore 13.55: È finita la conferenza stampa di Michael Fora.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

bobà 5 anni fa su tio
da tifoso bn, dico che Fora ha fatto bene a tentare. Non si tratta di "o la va o la spacca" ma bensì "o la va o torno da dov'ero partito". E di questo ne erano convinti tutti, Fora in primis.

Blobloblo 5 anni fa su tio
Se non ci provi... beh, non c’è niente d aggiungere...

fapio 5 anni fa su tio
clay: Dura non vuol dire impossibile. Il tuo commento è molto da perdente... o forse piuttosto da antitifoso...? ;-)...

clay 5 anni fa su tio
«Ho capito da subito che sraebbe stata dura. allora se lo sapevi...perchè ci sei andato !?........in NHL ...ci vai se sei convinto di voler giocare lì..........

hcap76 5 anni fa su tio
Risposta a clay
come dire : "só benissimo che scrivo un commento inutile e faccio una domanda altrettanto inutile alla quale potrei benissimo rispondermi da solo se usassi un pò il cervello,ma lo scrivo ugualmente tanto per"...!!! Sapere di doversi guadagnare la fiducia della dirigenza,dell'allenatore ecc. ed essere consapevole già prima di firmare un contratto, dei rischi legati ad uno sport come l'hockey dovrebbe farti rinunciare ad inseguire un sogno? Mah..misteri !!! Se qualcuno mi dicesse vieni in Nhl sapendo già da subito a cosa potrei andare incontro (giocare,non giocare,essere relegato in un altra squadra) non mi farebbe cambiare idea ma non per questo devo venire criticato o leggere certi commenti che sinceramente non capisco,nel caso peggiore (Se ci fosse la possibilità chiaramente,e come è successo a Fora) tornerei indietro. È una colpa questa?
NOTIZIE PIÙ LETTE