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HCAP - L'ANALISISolido e frizzante: il primo Ambrì è convincente

23.09.18 - 11:00
Trascinati da un Kubalik in uno stato di forma eccezionale - 4 i punti per il ceco in due gare - i biancoblù hanno disputato due ottime gare contro Zugo e Davos. L'inizio è beneaugurante
Keystone
Solido e frizzante: il primo Ambrì è convincente
Trascinati da un Kubalik in uno stato di forma eccezionale - 4 i punti per il ceco in due gare - i biancoblù hanno disputato due ottime gare contro Zugo e Davos. L'inizio è beneaugurante
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AMBRÌ - È stato un Ambrì da applausi quello ammirato nel primo weekend stagionale. Concreto, solido, frizzante e persino capace di divertire. I primi 120' di gioco del nuovo campionato hanno detto che i biancoblù hanno diverse frecce al proprio arco. 

Se già venerdì sera contro lo Zugo i leventinesi avevano portato sul ghiaccio tanta determinazione e grinta - raccogliendo però soltanto applausi - ieri nei Grigioni Zwerger e compagni hanno disputato un match quasi perfetto, mettendo la museruola al Davos di Arno Del Curto. Senza dimenticare che nel fine settimana non ha potuto scendere sul ghiaccio lo squalificato Lorenz Kienzle, un elemento su cui i leventinesi puntano tanto. 

A mettersi particolarmente in luce è stato senza dubbio Dominik Kubalik, autore di tre reti e un assist. Il ceco ha partecipato a quattro delle sei rete realizzate contro Tori e gialloblù. Una certezza per la formazione di Luca Cereda, un cecchino di cui l'Ambrì ha assoluto bisogno. Enorme talento e classe cristallina: Zwerger e Kubalik, due attaccanti che sanno come far "ballare" il disco, hanno tutte le potenzialità per albergare nella parte alta della classifica marcatori. 

Ieri alla Vaillant Arena è funzionato molto bene anche il gioco in superiorità numerica: su quattro occasioni con l'uomo in più i ticinesi hanno trovato tre reti. Non male per un esercizio che molto spesso decide le partite.

È invece rimasto un po' in ombra - malgrado il gol firmato ieri a Davos - Matt D'Agostini: il canadese non sembra ancora aver raggiunto il livello mostrato l'anno scorso. Ma il tempo è sicuramente dalla sua parte... Anche da Nick Plastino ci si attende qualche impulso in più.

Insomma Luca Cereda non ha cambiato di una virgola il suo credo hockeystico. Quello ammirato contro Zugo e Davos è l'Ambrì che l'allenatore di Sementina vorrebbe vedere sempre. Ad ogni modo, i tre punti centrati in terra grigionese devono soltanto essere un punto di partenza... La strada, per una squadra come quella leventinese, è sempre in salita. Solo se si pedala più dell'avversario, si può sperare di vincere le partite. E questo Luca Cereda e i suoi giocatori lo sanno bene...

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