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SWISS LEAGUEI Ticino Rockets guardano al futuro

21.08.18 - 07:02
Il presidente Davide Mottis: «Questo sarà l'ultimo campionato in cui abbiamo la garanzia di non retrocedere. Per questo stiamo lavorando per farci trovare pronti l'anno prossimo»
TiPress
I Ticino Rockets guardano al futuro
Il presidente Davide Mottis: «Questo sarà l'ultimo campionato in cui abbiamo la garanzia di non retrocedere. Per questo stiamo lavorando per farci trovare pronti l'anno prossimo»
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BIASCA - Quella che si aprirà il prossimo 15 settembre sarà la terza stagione per i Ticino Rockets nel campionato di Swiss League. Il club rivierasco, serbatoio di talenti per Ambrì e Lugano, ripartirà con il medesimo obiettivo: far crescere e maturare i giovani. Da quest'anno nel progetto si è inserito anche il Davos, club che metterà a disposizione dei “Razzi” di Jan Cadieux alcuni giovani da far crescere. Un connubio dal quale tutte le parti potranno trarre dei benefici, come spiegato dal presidente Davide Mottis: «Quella alle porte sarà l'ultima stagione in cui abbiamo la garanzia di non retrocedere. Per questo stiamo lavorando per farci trovare pronti nel campionato successivo, dove il nostro obiettivo non sarà più soltanto quello di crescere e sviluppare i giovani ma anche quello di mantenere la categoria. Ed è proprio da vedere in quest'ottica la collaborazione che abbiamo instaurato con il Davos. Un altro obiettivo, quindi, sarà quello di ripagare la fiducia che il club grigionese ha avuto nel nostro progetto». 

Una collaborazione per il momento di durata annuale...
«Esattamente. Loro si sono impegnati a metterci a disposizione quattro giocatori. Toccherà a noi svilupparli. Più beneficio avranno da questa collaborazione e più saranno propensi a rinnovarla...».

In futuro, visto il pericolo retrocessione, si potrà pensare all'inserimento di 1-2 stranieri?
«Ad oggi la strategia, dettata dai direttori sportivi di Ambrì e Lugano, è quella di non avere elementi d'importazione sotto contratto. Se poi una delle due squadre ticinesi dovesse aver bisogno di far giocare uno dei loro stranieri, sicuramente non diremo di no. Per quanto concerne la stagione 2019-20 invece è un po' troppo presto per dirlo... Valuteremo a fine campionato, anche alla luce di come sarà andata la già citata collaborazione con il Davos».

Nelle scorse settimane avete potenziato la vostra società con l'inserimento di Sébastien Reuille in qualità di Responsabile Sport & Management...  
«È stata una piacevolissima scoperta. È incredibile come si sia inserito nella società, prendendo subito a cuore questa realtà. Non dimentichiamo che lui è sempre un giocatore professionista. Sta coordinando al meglio i nostri interessi con quelle che sono le esigenze di Ambrì e Lugano. È un valore in più per la nostra società. Durante la preparazione estiva si allenava alle 7 del mattino per essere al pomeriggio a disposizione dei Rockets...».  

Come procede la campagna abbonamenti?
«In linea con quella dell'anno scorso e quindi in maniera abbastanza deludente. Ambrì e Lugano ci stanno dando una mano, proponiamo dei prezzi speciali per chi già dispone di una loro tessera. Ma vendere un abbonamento è tutt'altro che scontato». 

Quest'anno vedremo di nuovo i Rockets di scena alla Valascia e alla Cornèr Arena?
«Il desiderio è quella di confermare questa iniziativa. Ci troveremo nelle prossime settimane per analizzare i calendari e le disponibilità delle piste, sperando di riuscire a trovare un paio di date...». 

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