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COPENAGHEN-HERNING 2018Dalla delusione di PyeongChang all'argento Mondiale: «Crescita incredibile»

21.05.18 - 22:58
Serge Pelletier ha parlato a margine dell'avventura elvetica in Danimarca
TiPress
Dalla delusione di PyeongChang all'argento Mondiale: «Crescita incredibile»
Serge Pelletier ha parlato a margine dell'avventura elvetica in Danimarca
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COPENAGHEN (Danimarca) - Nonostante l'amarezza per aver mancato l'oro di pochissimo, la Svizzera non può che essere orgogliosa per quanto sia riuscita a dare durante il Mondiale danese. I sogni di un successo storico si sono infranti durante i rigori di una finale al cardiopalma con la Svezia. Un vero peccato. 

«È mancato davvero pochissimo, ma la medaglia d'argento resta un risultato eccezionale - le parole dell'ex tecnico dell'Ambrì Serge Pelletier - Durante il torneo vi è stata una crescita incredibile, soprattutto se pensiamo che fino all'ultima giornata della prima fase non eravamo certi della qualificazione ai quarti di finale. Ma il Mondiale è un po' come un playoff, basta una vittoria per lanciarti. E, una volta giunta ai quarti, la Svizzera ha offerto un hockey di alta qualità».

C'è un giocatore in particolare che ti ha impressionato oppure mai come in questi casi è giusto sottolineare la forza del gruppo? 
«Quando raggiungi una finale Mondiale è il gruppo che fa la differenza. L'equilibrio dei quattro blocchi mi ha davvero impressionato, ed è alla base del cammino dei rossocrociati. Prendiamo un Tristan Scherwey: nonostante abbia giocato in quarta linea ha svolto un lavoro incredibile, segnando anche reti pesantissime».

E poi vi erano gli extraterrestri in arrivo dalla NHL... 
«La squadra è cresciuta anche grazie all'arrivo di questi elementi. Poter disporre di un Josi in difesa è sicuramente un lusso, si vede che è un giocatore di classe mondiale. Si sono integrati molto bene nel gruppo, ricoprendo un ruolo chiave anche al di fuori del ghiaccio. Hanno portato tanta leadership». 

Il tanto vituperato Patrick Fischer, dopo un'Olimpiade deludente, si è preso una grande rivincita...
«Il gioco offerto è stato ottimo. Ma ormai la vita dell'allenatore è così. Quando arrivano le critiche non le meriti tutte e la stessa cosa succede quando arrivano i complimenti, non devono essere tutti per te. In un Mondiale va tutto molto veloce, vinci la partita chiave e vai avanti nel torneo, mentre se la perdi rischi di deludere diverse persone». 

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COMMENTI
 

Evry 5 anni fa su tio
Certo, e molto bene cosi, comunque il merito è di tutti i giocatori !!
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