HCLLeoni da stanare, Lugano obbligato all'impresa

ZURIGO - Questa sera (ore 20.15), all'Hallenstadion, il Lugano è chiamato all'impresa per non veder scappare lo Zurigo.

I sorrisi, le pacche sulle spalle e gli applausi di gara-3, quella vinta con merito davanti ai propri tifosi, devono essere cancellati. O meglio, devono essere messi in un angolo in attesa - questo spera il mondo bianconero - di un festeggiamento più "serio". Solo così, solo scordandosi per un attimo quanto fatto lunedì, il Lugano può completare la sua piccola/grande impresa di questa finale: andare a vincere a Zurigo.

Espugnare l'Hallenstadion non è certo impossibile: in regular season ben dieci volte - su venticinque partite - i Lions sono infatti inciampati in casa. Il problema è però che, appunto, di regular season si trattava. Gli ZSC in versione playoff sono tutt'altra squadra. Più compatti, più cattivi, più ordinati e determinati, con le serie con vista sul titolo i ragazzi di Hans Kossmann si sono trasformati in avversari scomodissimi. Risultato: sei match disputati sul proprio ghiaccio, una sconfitta incassata (all'overtime contro il Berna, in gara-2 della semifinale). Questi numeri - che indicano la solidità zurighese - non devono in ogni caso levare intraprendenza e speranze a un Lugano che, contemporaneamente, ha fatto dei successi esterni il suo cavallo di battaglia. In post season i bianconeri hanno infatti raccolto quattro vittorie in sei trasferte. Sanno insomma come si fa. Il difficile sta nel riproporre tale arte in una gara-4 importantissima. Già perché non riuscire a dare seguito al bel guizzo di lunedì, inchinarsi una volta ancora davanti a Klein e soci, sarebbe una mazzata pesantissima per Hofmann e compagni. Significherebbe trovarsi 1-3, significherebbe - probabilmente - avere diritto alle poltrone in prima fila per assistere alla festa dello Zurigo. Zero alternative: per riaprire definitivamente la volata verso la gloria i bianconeri devono andare a cacciare i Leoni nella loro tana. Devono stanarli.