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HCL - L'ANALISIEmozioni e sacrificio, il Lugano c’è! Ora serve il contro break

17.04.18 - 17:23
Ieri i bianconeri, con una performance maiuscola, hanno centrato un successo vitale riaprendo la serie della finalissima (Lions avanti 2-1). Domani si torna all’Hallenstadion per una "tappa" cruciale
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Emozioni e sacrificio, il Lugano c’è! Ora serve il contro break
Ieri i bianconeri, con una performance maiuscola, hanno centrato un successo vitale riaprendo la serie della finalissima (Lions avanti 2-1). Domani si torna all’Hallenstadion per una "tappa" cruciale
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LUGANO - C'era fiducia nonostante lo 0-2, c'era tutta la voglia del mondo di continuare a lottare e combattere, c’era la necessità di centrare il primo fondamentale successo e il Lugano ce l’ha fatta. Vivi e vegeti, ieri sera i bianconeri - con una prova di carattere - si sono presi con pieno merito gara-3 rilanciandosi alla grande in una finale bella e accesissima.

Tornati sul ghiaccio della Resega dopo il doloroso ko in gara-2, i ragazzi di Ireland hanno messo in pista emozioni e disciplina, domando i Lions con una performance maiuscola e un gol per tempo (reti di Sannitz, Bertaggia e Hofmann).

Tante le risposte, tanti i segnali positivi lanciati da un gruppo compatto, capace di rialzarsi e dedito al sacrificio. Cuore, passione e caparbietà, ma anche grande pressione sui Lions, con i sottocenerini - in pista con la bava alla bocca - bravi a chiudere praticamente ogni varco a Pettersson&Co. Uno sforzo in più, un block-shot in più: il Lugano ha lottato con le unghie e con i denti dal primo all'ultimo ingaggio, il “resto” lo ha fatto un Merzlikins insuperabile e autore del primo shutout in questi playoff. L’intervento super su Kenins a una decina di secondi dalla seconda sirena (col Lugano avanti 2-0) è stato importantissimo.  

Era indispensabile vincere, non contava come, ma il modo in cui il Lugano lo ha fatto - “soffocando” e facendo sorgere qualche dubbio alla banda Kossmann - lancia alla grande il quarto atto. Costruita con lavoro, intelligenza e tanta energia la vittoria per 3-0 in gara-3, ora la testa va all’Hallenstadion, dove già domani sera andrà in scena una “tappa” cruciale della finalissima.

Fatto il primo passo il Lugano non può fermarsi, deve riposare bene e andare poi a caccia del contro-break per rimettere tutto in parità e trasformare la serie in un best-of-3 inadatto ai deboli di cuore.

Greg Ireland, che si qui ha azzeccato praticamente ogni mossa, dovrà ora essere bravo a gestire le energie - mentali e fisiche - dei suoi per preparare il prossimo round a “casa Lions”, dove Kossmann ha conquistato sin qui 5 vittorie in 6 match dei playoff. Compito difficile ma non impossibile: il Lugano affila gli artigli, il suo popolo vuole continuare a divertirsi e sognare…

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