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HCL - L'ANALISILugano, Ireland è il tuo vero stratega: il Bienne è quasi cotto a puntino

03.04.18 - 18:18
Grazie a un colpo da maestro l'head-coach dei ticinesi è riuscito a raddrizzare la serie contro i seelanders, ora sul 2-2
Lugano, Ireland è il tuo vero stratega: il Bienne è quasi cotto a puntino
Grazie a un colpo da maestro l'head-coach dei ticinesi è riuscito a raddrizzare la serie contro i seelanders, ora sul 2-2
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LUGANO - Greg Ireland ha impiegato due partite prima di trovare le giuste contromisure per contrastare il Bienne e per permettere al Lugano di raddrizzare la serie delle semifinali (2-2). Dopo gara-1 (3-7) e gara-2 (1-2) era sembrato che non ci fosse nulla da fare contro questi seelanders indiavolati, dato che in pista il dominio era sembrato evidente. Per la verità anche nei primi 30' di gara-3 la formazione bernese aveva dato questa impressione - quando vinceva 3-0 - dopodiché qualcosa è cambiato. Sono bastati 5' di follia - dove è successo un po' di tutto - per fare perdere le solide convinzioni che aveva la truppa di Törmänen fino a quel momento: dalla rete incassata in shorthanded (Reuille) che è equivalsa il 3-1, ai 5' più penalità di partita (più un turno di squalifica) rimediati da uno degli uomini più rappresentativi della squadra, ovvero Earl; dal seguente 3c5 per 2', all'infortunio di Hiller e così via. 

Da quel momento in poi, l'head-coach dei ticinesi è riuscito a trovare la chiave per ingabbiare gli avversari, i quali non sono praticamente più stati in grado di mettere paura a Sannitz e compagni. Ieri sera poi - in gara-4 - lo scenario si è ripetuto con i bianconeri che hanno finalmente ritrovato quell'ordine, quella solidità difensiva, quel cinismo sotto porta e quel pizzico di fortuna che erano venuti a mancare nelle prime due uscite. Un dato che è emerso negli ultimi 90' (30' di gara-3 + 60' di gara-4) - dove non è sceso in pista Earl - è che la compagine ticinese ha incassato soltanto una rete, realizzandone ben nove. Il numero 10 dei seelanders tornerà sul ghiaccio in occasione di gara-5 alla Tissot Arena, ma potrebbe essere troppo tardi. Individuato il punto debole degli avversari - come già era successo nei quarti di finale contro il Friborgo - lo stratega Ireland ha colpito ancora e non importa se Earl sarà sul ghiaccio: se continuerà a comportarsi in questa maniera, il Lugano cucinerà il Bienne a puntino.

Sarà comunque necessario non sottovalutare un gruppo che nell'arco di tutta la stagione (regular season + playoff) ha sempre dimostrato di essere una squadra molto pericolosa, compatta e con delle individualità con qualità non indifferenti. Il terzo posto in classifica ottenuto nella stagione regolare è la prova tangibile della costanza avuta in campionato dai seelanders. 

In attacco le note liete riguardano soprattutto Lapierre (13 punti in 9 gare), Lajunen (12 in 7) e Hofmann (11 in 9) - tornati a comporre un primo blocco molto temibile - e Fazzini. Da quando è rientrato sul ghiaccio dopo l'infortunio - ovvero in gara-3 - l'attaccante finlandese ha riportato un po' di ordine sul ghiaccio permettendo anche ai suoi compagni di linea di esprimersi al meglio: i tre giocatori occupano infatti i primi tre posti della classifica dei TopScorer della squadra, con Lapierre che è anche davanti a tutti in National League. Dal canto suo il numero 17 ticinese è tornato con costanza al gol, dato che è andato in rete tre volte in quattro incontri totali disputati in questi playoff contro il Bienne.

Una nota positiva la meritano anche Merzlikins e Sanguinetti. L'estremo difensore è tornato a essere la saracinesca che tutti gli appassionati di hockey conoscevano. Anche in gara-4 i seelanders hanno tirato in porta molte più volte rispetto ai bianconeri, ma il 23enne si è fatto trovare pronto in quasi tutte le situazioni, tranne in doppia inferiorità numerica, momento in cui ha incassato l'unica rete. Il difensore statunitense è invece il vero leader sul ghiaccio dei bianconeri: difende, crea gioco e segna. E se il buongiorno si vede dal mattino...

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Io non direi "gatto" senza averlo prima messo nel sacco....

BarryMc 6 anni fa su tio
Risposta a GI
Solo i giornalisti e qualche tifoso "sbilanciato", lo dicono...di sicuro non gli addetti ai lavori

ernesto1948 6 anni fa su tio
Calma Ireland, staff tecnico e compagnia bella! Il Bienne non è affatto "Cottino" così come non lo è il Berna contro lo Zurigo. I Bernesi sono duri a morire, essi hanno un'altra mentalità rispetto a quella latina che si chiama: NON MOLLARE. APPENA CADI, RIALZATI E VAI!

BarryMc 6 anni fa su tio
Risposta a ernesto1948
Penso proprio che sia Ireland, sia il suo staff, ma anche i giocatori, sanno che il Bienne resta forte e favorito.

Giambi 6 anni fa su tio
Boh comunque é un‘occasione unica, Momentum, qualche ferito anche fra i biennesi, cognizione che sono battibili. Fuori le biglie dai!

sergejville 6 anni fa su tio
Andate a Bienne -voi in redazione- a dire che loro "sono cotti a puntino". Penso proprio che con due partite potenziali su 3 in casa, i seeländers sono decisamente fiduciosi di buttar fuori un Lugano cmq con la coperta corta.

miba 6 anni fa su tio
È proprio quel "quasi" che non va bene. Mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso......

Giambi 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Mai, peró eravamo noi in quella situazione 90 minuti fa. Dati per spacciati. Quanto al grande stratega convengo dal punto di vista psicologico, sugli aspetti tecnici invece... gioco latitante, Powerplay che convince solo a sprazzi. I veri grandi sono i giocatori che buttati nel ghiaccio senza schemi lottano e inventano di tutto: Jani, Lapo, Sannitz, Cunti, Reuille eccetera.

sergejville 6 anni fa su tio
Risposta a Giambi
bè sugli aspetti tecnici siamo tutti allenatori. Cmq, senza i 3 feriti e klasen (per scelta) non puoi proprio metterla sul bel gioco, soprattutto in powerplay. Forza Lugano!

BarryMc 6 anni fa su tio
Risposta a sergejville
Come sempre...analisi perfetta!
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