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NATIONAL LEAGUE«Il Bienne non ha più la fiducia di prima»

04.04.18 - 13:56
L'ex giocatore di Lugano e Ambrì Krister Cantoni ha espresso la sua idea: «Ho visto un Wellinger in ripresa. Klasen? Non è abituato a stare fuori e per lui è tutto nuovo»
TiPress
«Il Bienne non ha più la fiducia di prima»
L'ex giocatore di Lugano e Ambrì Krister Cantoni ha espresso la sua idea: «Ho visto un Wellinger in ripresa. Klasen? Non è abituato a stare fuori e per lui è tutto nuovo»
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LUGANO - Dallo 0-2 al 2-2. Il Lugano, quando la situazione pareva quasi compromessa, è riuscito a risalire la corrente riportanto la serie di semifinale in parità. Ora i bianconeri – spinti da quei giocatori che durante la regular season si vedono meno ma che nei playoff riescono a mettere una se non due marce in più – dovranno essere bravi a sfruttare il momento favorevole. Nelle ultime partite, infatti, i bernesi sembrano aver perso molta fiducia. 

«Fino al gol di Reuille sabato in gara-3, realizzato in boxplay, penso che il Bienne era messo molto bene – le parole dell'ex giocatore di Lugano e Ambrì Krister Cantoni – Giocava con fiducia e in 5c5 aveva saputo mostrare ottime cose. Il Lugano aspettava il momento giusto per provare a girare la serie. Momento che ha sfruttato appieno, segnando quei gol in 4c5 e in 5c4 e mettendo più di un dubbio nella testa dei giocatori avversari». 

Che partita hai visto lunedì?
«Ho notato che il Bienne non ha più la fiducia che aveva prima. Ora il Lugano è conscio di poter vincere la serie. La situazione è chiaramente diventata molto interessante...». 

Chi, in questi playoff, ti sta sorprendendo maggiormente?
«Ho visto un Wellinger in ripresa rispetto a quanto aveva saputo dare ad inizio stagione. Ciò che però mi ha stupito maggiormente è la forza del gruppo. Nonostante i tanti infortuni la squadra si è unita ancor di più. E poi giocatori come Reuille, Morini, Vedova o Sannitz si stanno rivelando degli elementi davvero preziosissimi...».

...e con Klasen come la mettiamo? 
«È una situazione un po' strana per lui. Non è abituato a stare fuori e per lui è tutto nuovo. Anche quando ha giocato recentemente si è visto che non era in fiducia».

Coach Ireland è davvero l'uomo in più di questa squadra? 
«Mi sembra uno che parla molto con tutti. Per citare un esempio, non è Shedden... Ireland ha la sua linea e tira dritto per la sua strada. Ha personalità, poi tocca ai giocatori accettare le sue scelte che sono sempre fatte per il bene della squadra. Un allenatore non prende mai una decisione perché un giocatore gli è antipatico...». 

Vedendo queste partite non ti viene voglia di tornare in pista?
«Da quando ho appeso i pattini al chiodo devo dire che non mi manca tanto l'hockey. Quando smetti devi essere conscio di aver voltato pagina. Comunque le partite le guardo sempre molto attentamente, non da tifoso diciamo. Anche se con gli arbitri faccio ancora tanta fatica a non arrabbiarmi...».

Due parole, infine, sull'Ambrì...
«Lunedì hanno fatto un grande passo. Giovedì in casa dovranno chiuderla e dovranno essere bravi a non abbassare la guardia. Conoscendo Luca cercherà sicuramente di tenere la squadra sul chi vive...». 

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COMMENTI
 

Evry 5 anni fa su tio
Il Lugano, ora non ha bisogno di Klasen, rallenta solo il gioco e NON segna e Vauclaire ne combina di tutte le razze ! Largo ai giovani !!!
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