Marc-Antoine Pouliot è deluso in seguito alla battuta d'arresto rimediata dal Bienne in gara-3 davanti ai propri tifosi contro i bianconeri
BIENNE - Gara-3 delle semifinali dei playoff non ha sorriso al Bienne, capace di condurre 3-0 al 27' e di perdere clamorosamente nella seconda parte del match con il punteggio di 6-3. «La penalità dubbia di 5' rimediata da Earl è pesata molto sull'economia del gioco», ha analizzato l'attaccante dei seelanders Marc-Antoine Pouliot. «I bianconeri sono stati bravi ad approfittare di questa situazione al massimo per realizzare una rete in doppia superiorità numerica e l'altra con un uomo in più sul ghiaccio. Le situazioni speciali hanno sicuramente fatto la differenza».
E questa sera il Bienne ha davvero perso una buona occasione per mettere un piede in finale... «Certamente. Nei playoff può succedere di tutto: i bianconeri erano disperati e sono riusciti incredibilmente a rientrare in partita. Dobbiamo dimenticare alla svelta questa battuta d'arresto, analizzare al meglio il match ed essere pronti per gara-4 alla Resega».
Il successo maturato in gara-3 a Bienne ha indubbiamente dato un'iniezione di fiducia al Lugano e ora per il Bienne non sarà semplice espugnare la Resega anche se in questa stagione i seelanders ci sono riusciti più di una volta... «In sostanza il Lugano è stato superiore a noi soltanto negli special teams ed è in queste situazioni che hanno fatto la differenza. Senza quei 5' di inferiorità numerica le cose sarebbero andate diversamente dato che finora li abbiamo sempre dominati in 5c5. Siamo fiduciosi ma dobbiamo rimanere disciplinati, perché non possiamo più permetterci di incassare tre reti in boxplay».
Perdere un giocatore come Robbie Earl (penalità di partita) ha indubbiamente influito anche sulla vostra prestazione... «Sicuramente, visto che è uno dei migliori giocatori di tutto il campionato. Non solo perdere Earl per 5' ci ha penalizzato, bensì dover fare a meno di lui per tutto il resto dell'incontro. Nell'hockey può succedere, rialziamo la testa e vinciamo nuovamente a Lugano».