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HCL«Noi Aeschlimann con il cuore che un po' piange e un po' ride...»

24.03.18 - 11:40
Il padre è uno dei simboli del Bienne (e i fratelli hanno giocato nel club), sarà una serie dura per JJ Aeschlimann? «Lugano è la mia casa, mi pare non ci siano dubbi riguardo a chi tiferò»
Ti-Press
«Noi Aeschlimann con il cuore che un po' piange e un po' ride...»
Il padre è uno dei simboli del Bienne (e i fratelli hanno giocato nel club), sarà una serie dura per JJ Aeschlimann? «Lugano è la mia casa, mi pare non ci siano dubbi riguardo a chi tiferò»
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LUGANO – Sarà Bienne-Lugano. Da parte bianconera, tenuto conto del fatto che in gioco c'erano ancora Berna e Zurigo, sono tutti felici. Tutti o quasi. C'è infatti qualcuno per il quale i bernesi non sono solo un avversario. Lì, seppur più di qualche anno fa, questo qualcuno c'è nato e cresciuto. E sempre lì la sua famiglia, padre e fratelli, ha lasciato il segno. Stiamo ovviamente parlando di Jean-Jacques Aeschlimann, direttore generale bianconero, ex bandiera bianconera, cittadino di Lugano ma...

«Ma nulla – ha precisato proprio JJ – Lugano è la mia casa da tantissimo ormai, e questa è la mia squadra. A parte il fatto che lavoro ancora per questo club, mi pare non ci siano dubbi riguardo a chi tiferò nella semifinale. Sarò al mio posto tranquillo, per quanto l'occasione lo consenta».

Bienne e il Bienne fanno però parte della tua vita.
«Rappresentano in qualche modo la mia famiglia, è quella che ancora mi lega alla città e alla società. Il club poi... è importante: mio padre è membro onorario e i miei fratelli ci hanno giocato. Anche loro in ogni caso, per colpa mia, sono un po' luganesi, un po' bianconeri. Credo che alla fine della semifinale, comunque vada, ognuno di noi avrà il cuore che un po' piange e un po' ride...»

Il Bienne ha chiuso terzo in regular season. Il Lugano quarto. Chi è favorito?
«I bernesi hanno lavorato davvero bene e hanno meritato il risultato raggiunto. Non credo sia giusto continuare a dire che sono una sorpresa: meritano di stare tra le migliori quattro squadre della Lega. I favoriti? Arriviamo entrambi da una stagione intensa. Loro hanno avuto dei problemi, li hanno superati e poi sono cresciuti. Noi siamo partiti bene, abbiamo avuto una crisi, più intensa della loro, ma poi ci siamo ripresi. È dura indicare chi ha più chance di passare. Penso sia giusto dire “cinquanta e cinquanta”. Entrambi abbiamo fame».

Secondo Martin Steinegger loro sono già felicissimi di questa semifinale mentre il Lugano ha tanti infortunati. Davvero non si riesce a indicare chi avrà un piccolo vantaggio?
«Io non credo per nulla alle parole di Steinegger – ha aggiunto ridendo JJ – e... no: partiamo davvero alla pari. Anche per quel che riguarda la tensione».

Il fattore pista è dalla parte del Bienne.
«I due club hanno tifoserie calde ma... sapete una cosa? Da giocatore – parlo ovviamente solo per per quel che mi riguarda – battermi in casa o fuori non faceva differenza. A me interessava solo che ci fosse molto rumore. Fischi, urla, cori... più ce n'era meglio mi trovavo. Fosse così per tutti, battersi alla Resega o alla Tissot Arena cambierebbe poco».

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COMMENTI
 

Evry 6 anni fa su tio
Si è bravo ma dovrebbe imporsi molto di più verso la Federazione !
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