I biancoblù, ribaltati e sconfitti dal Losanna, possono (praticamente) dire addio al decimo posto. Ora Cereda dovrà tenere compatto il gruppo e recuperare qualche infortunato in vista del Kloten
LOSANNA - Il sogno biancoblù di agganciare il Losanna al decimo posto è durato un tempo. Il primo. In quei venti minuti gli uomini di Cereda hanno letteralmente dominato gli avversari, i quali più che Leoni sembravano agnelli sacrificali in preda al delirio d’onnipotenza biancoblù. In quei venti minuti di pressione, sfociati dalle reti di Gautschi e Kostner, l’Ambrì ha fatto quello che ha voluto. Ma è mancato di concretezza. Non ha sfruttato 4 powerplay praticamente consecuti. Non ha inflitto il colpo fatale al leone morente e reduce peraltro da otto sconfitte nelle ultime nove partite. E ha pagato dazio nel secondo periodo.
Il Losanna, lungamente fischiato durante tutto il primo periodo e contestato dai suoi tifosi nella pausa, è infatti risorto come l’Araba fenice nel terzo centrale. Il terribile uno-due trovato in soli 54 secondi a inizio tempo da Jeffrey e Herren hanno infatti risvegliato i biancoblù dal sogno. Sogno che poi è diventato un incubo al 32’52 quando Danielsson ha realizzato il definitivo 3-2 per i vodesi, spedendo nuovamente a -6 i leventinesi.
Da quel momento l’Ambrì si è spento. Forse agli uomini di Cereda è mancata un po’ di forza. Quella stessa forza che aveva portato i biancoblù a iniziare la propria fenomenale rimonta sui vodesi. Ora, per l’Ambrì, non è però tempo dei rimpianti. Ci sono altre quattro partite da giocare in questa fase. Quattro sfide da vincere per preparare al meglio la probabilissima finale (della paura) contro il Kloten. Magari recuperando pure qualche giocatore dall'infermeria. Parlando di infortunati, ieri Cereda ha perso pure capitan Fora, uscito di scena dopo un duro check di Danielsson nel primo tempo. Perché il sogno del decimo posto (a meno di un miracolo sportivo) pare ormai essere definitivamente tramontato ieri sera. I biancoblù, ad ogni modo, devono continuare sulla strada tracciata nelle ultime partite. Devono metterci cuore e pattinaggio. Non devono mollare nulla. Perché solo giocando da squadra vera questo Ambrì potrà salvarsi.