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HCL«Un onore, ma non un punto d'arrivo. Ho imparato molto da Pettersson»

08.03.18 - 22:59
Luca Fazzini ha chiuso la sua straordinaria regular season in qualità di Top Scorer. Ma lui rimane con i piedi per terra
TiPress
«Un onore, ma non un punto d'arrivo. Ho imparato molto da Pettersson»
Luca Fazzini ha chiuso la sua straordinaria regular season in qualità di Top Scorer. Ma lui rimane con i piedi per terra
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LUGANO - 19 gol e 23 assist. Luca Fazzini ha vissuto una regular season davvero esaltante: il micidiale tiro al volo - suo marchio di fabbrica - ha mietuto diverse vittime.

Il suo enorme talento, già emerso negli anni passati, è dunque esploso definitivamente quest'anno. Malgrado ciò l'attaccante momò - premiato mercoledì a Berna nella consueta giornata riservata ai 12 Top Scorer delle squadre di National League - si sente tutt'altro che arrivato. Soprattutto alla vigilia dei playoff, quando ci si gioca tutto...

«È una grande sensazione per me - le parole di Fazzini - Essere riuscito a terminare la regular season in veste di Top Scorer è senza dubbio motivo d'orgoglio e un'inezione di fiducia per i playoff. È un bel premio, ma so che è solo un punto di partenza. Non mi fermo di certo qui».

Concludere la stagione in qualità di Top Scorer cosa significa per te?
«Questo riconoscimento mi ha fatto capire che con  il duro lavoro al di fuori del ghiaccio si possono ottenere grandi risultati. Con il solo talento non vai da nessuna parte, non è sempre evidente prendere la strada giusta. Io devo dire che negli anni scorsi ho imparato molto da Pettersson...».

Tu, Hofmann e Klasen eravate lì a pochi punti, ma alla fine il vincitore sei stato te...
«Ho scherzato molto con "Greg" nelle ultime partite, in quanto entrambi eravamo li vicinissimi, staccati da pochissimi punti. C'era competitività tra noi, ma molto amichevole. Lui voleva il casco giallo, ma allo stesso tempo io non volevo perderlo. Alla fine sono riuscito a tenerlo, magari con un po' di fortuna...».

Ora ci sono i playoff...
«Esattamente. Proprio per questo non posso pensare troppo al fatto che sia il Top Scorer del Lugano, da sabato inizia una nuova stagione. Bisogna lavorare duramente a testa bassa».

Capitolo playoff: pensi che le assenze di Chiesa, Bürgler e Brunner peseranno o alla fine è il gruppo che fa la differenza?
«Non bisogna negare che sono tre assenze molto pesanti, tra cui anche quella del nostro Capitano. Nell'ultima gara con il Davos però abbiamo mandato un chiaro segnale. Magari quei giocatori che durante l'anno sono scesi meno sul ghiaccio possono dimostrare il loro valore. Ho già visto che qualcuno ci dà per sfavoriti con il Friborgo. Meglio così, vogliamo piazzare la sorpresa...».

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COMMENTI
 

Evry 6 anni fa su tio
Auguri x i Playoff !!
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