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NATIONAL LEAGUE«Noi, underdog contro un Lugano fortissimo»

06.03.18 - 23:05
Gli infortuni e i balbettii problemi dei bianconeri? Christian Dubé non ci crede: «Hanno tanta qualità, noi partiamo indietro»
Keystone
«Noi, underdog contro un Lugano fortissimo»
Gli infortuni e i balbettii problemi dei bianconeri? Christian Dubé non ci crede: «Hanno tanta qualità, noi partiamo indietro»
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FRIBORGO - Zugo, Bienne o Lugano: prima dell'ultima giornata di regular season il Friborgo, poteva permettersi di “scegliere” (o almeno di provare a farlo) l'avversario da affrontare nel primo turno dei playoff. Contro un Losanna affamatissimo i Dragoni hanno spinto a tutta, hanno vinto e - grazie al rallentamento di Davos e Zurigo - sono planati sul quinto posto della graduatoria. Sono planati sulla... Resega. Strategia giusta?

«Strategia? Noi non abbiamo scelto, non lo facciamo mai, sapete il karma... - dice Christian Dubé, ds alla BCF Arena - abbiamo giocato come sappiamo fare contro un avversario agguerrito e chiuso in maniera positiva la regular season. Solo questo contava».

Il Friborgo vinto 10 delle ultime 15 partite disputate (il Lugano 9) e come i bianconeri nelle ultime settimane è stato ottimo in casa e balbettante in trasferta...
«Stiamo bene e questo è di sicuro un buon segnale in vista della post season. Per quanto riguarda i match interni o esterni... adesso conta poco. In una serie best-of-7 il fattore campo ha un peso relativo».

Tenuto conto di ciò è giusto dire le due squadre hanno le medesime possibilità di passare il turno?
«No, per nulla. Noi partiamo di sicuro sfavoriti. Il Lugano è fortissimo, ha tanta qualità, molta più di quella che abbiamo noi. È un top team della Lega e come tale va considerato. Noi partiamo indietro...».

Mancano Chiesa, Bürgler e Brunner.
«Ma ci sono Fazzini, Lapierre, Klasen, Merzlikins e tutti gli altri. I favori del pronostico sono tutti dalla parte dei bianconeri. Noi ci proveremo».

Sprunger-Cervenka: se girano loro...
«Ogni squadra è più competitiva se può contare sui suoi top player. Julien non è al meglio ma è tornato sul ghiaccio ed è pronto a dare tutto per il gruppo. La sua spinta ci servirà».

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COMMENTI
 

Evry 6 anni fa su tio
Quante considerazioni facilline... Lasciate gicare le partite in tranquillità e basta con le Sparlate

sergejville 6 anni fa su tio
Bè, cose che "deve" dire e che stanno in piedi. Il Friborgo non era certo pronosticato quinto in RS (l'anno scorso 11esimo) ma la squadra è buona e pericolosa. Ovvio che togliere vauclair, bürgler, chiesa e brunner ad un avversario, avvicina di molto i valori.

El Jardinero 6 anni fa su tio
Risposta a sergejville
Vero , c'è da dire che pure loro han fuori Rathgeb e Sprunger è appena rientrato. Cmq sia credo sia una bella serie. Valori livellati dalle nostre pesanti assenza ma dobbiamo fare di necessità virtù ..1) abbiamo sei stranieri da poter ruotare. 2) Responsabilizziamo di più i vari Fazz, Bertaggia, Hof e soprattutto Cunti 3) Magari lanciamo qualche giovane (tipo Matewa o Vedova) e affermiamo Romanenghi. 4) Vauclair dovrebbe rientrare Speriamo solo non piova sul bagnato (altri infortuni). Durissima per il titolo ma penso possiamo fare lo stesso un bel play off . Forza Lugano !!

sergejville 6 anni fa su tio
Risposta a El Jardinero
Io non penso proprio al titolo; semmai se si dovessero passare le semifinali. Ora c'è l'ostacolo Friborgo e sarà durssima, non solo per le ns assenze ma anche perché loro arrivano da una RS che li ha gasati di brutto. Hanno un portiere "pazzo" (e nei Poff può essere importantissimo), Bykov alla prima stagione senza infortuni, il rientrante Sprunger (micidiale nei powerplay), Birner, Mottet altri ancora e il Signor Cervenka. Io la vedo come una serie da 6-7 partite tirate. Pensare al Titolo con queste assenze è al momento irrazionale: quando i giochi si fanno duri, non si lancia nessun giovane e quelli che devono essere protagonisti devono alzare il livello. Per me non è questione di responsabilizzare i nomi che fai (17, 15, 12, 10) ma piuttosto sono i rimpiazzi che dovranno sorprendere ed è lì che sorgono solitamente le difficoltà: Roma, Morini e Reuille non hanno il tiro al volo degli assenti (in powerplay faremo fatica in questo senso) e Sartori non ha la presenza fisica e psicologica di Chiesa. Ma del resto è così e non si può far altro che sputar sangue; pubblico compreso.
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