Ebbro di felicità dopo il successo in Coppa, Leandro Profico ha messo nel mirino la promozione: «La vogliamo, ma prima pensiamo a vincere il nostro campionato»
RAPPERSWIL - Disintegrando il Davos in finale, il Rapperswil non ha solamente sollevato al cielo la Coppa Svizzera, ha anche mostrato - a se stesso prima ancora che agli avversari - di essere competitivo, di potersela giocare contro ogni squadra di National League. È questa una brutta notizia per quanti ancora, nella massima serie dell'hockey svizzero, non hanno raggiunto la salvezza. È questa una brutta notiza per Kloten e Ambrì, ovvero i due maggiori indiziati a giocarsi la finale dei playout. Per il momento i sangallesi non stanno in ogni caso pensando allo spareggio: i loro brindisi non sono ancora terminati...
«Dopo il successo abbiamo festeggiato a lungo, fino alle 4 di mattina - ci ha raccontato Leandro Profico, difensore a Rapperswil - e ancora adesso c'è una bella atmosfera».
La vittoria vi ha reso consapevoli della vostra forza?
«Siamo molto competitivi, lo abbiamo sempre saputo; di sicuro però la coppa, ottenuta battendo non solo il Davos ma anche Lugano e Zugo, ci ha regalato ulteriori certezze. Ora sappiamo che possiamo dominare le squadre di National League».
Magari quelle incrociate in Coppa non hanno dato il massimo.
«Si dice sempre così. Ma non credo che, una volta sul ghiaccio, qualcuno dei nostri rivali abbia giocato per non vincere. Quando sei in pista dai sempre tutto».
Al momento, in un eventuale spareggio, vi toccherebbe una tra Ambrì o Kloten. Preferenze?
«Nessuna. Non ci interessa. Noi stiamo pensando esclusivamente al primo turno dei playoff. Poi guarderemo a quello successivo. E poi a quello dopo ancora. Vogliamo prima provare a vincere il nostro campionato; se ci riusciremo, se saremo tanto bravi, allora guarderemo a chi sfidare per la promozione».
Avete un gran portiere, difensori esperti e attaccanti che sanno segnare. Qual è il vostro punto di forza?
«Melvin (Nyffeler, ndr) è davvero bravo, sa fare la differenza e ci dà tanta sicurezza. Come lui sono importanti anche gli stranieri o chi ha già assaggiato la LNA. Non abbiamo però vinto tanto grazie ai singoli, quanto piuttosto per il collettivo: ognuno di noi, a seconda del match, può fare la differenza. Questo capita perché abbiamo quattro linee complete, forti ed equilibrate. È su quelle che puntiamo tutto inseguendo la National League».