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SWISS LEAGUE«Stiamo preparando il futuro, ci vuole più concorrenza per forzare i ragazzi»

02.02.18 - 14:51
Jan Cadieux, head coach dei Rockets: «Vogliamo finire bene per continuare a porre le basi a livello di carattere e attitudine. Hrabec? Al momento non è dominante come lo scorso anno»
TiPress
«Stiamo preparando il futuro, ci vuole più concorrenza per forzare i ragazzi»
Jan Cadieux, head coach dei Rockets: «Vogliamo finire bene per continuare a porre le basi a livello di carattere e attitudine. Hrabec? Al momento non è dominante come lo scorso anno»
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BIASCA - Costantemente al lavoro sul ghiaccio e fuori, i Ticino Rockets - con ancora sole sei fatiche in calendario, la prima delle quali questa sera in casa col Rapperswil -, vogliono finire bene la stagione per poi continuare il loro percorso di crescita e lo sviluppo del progetto. «Sono contento dei recenti risultati, non era facile - spiega coach Jan Cadieux, reduce con i suoi razzi da due successi nelle ultime 4 partite - Guardando la classifica era chiaro da tempo che per i playoff eravamo fuori, ma i ragazzi stanno lottando e danno tutto ogni giorni per finire bene. Nelle ultime sfide abbiamo avuto anche successo, questo ci permette di continuare a crescere».

L’obiettivo, sia chiaro, non erano comunque i playoff. «Sappiamo che non lo erano, ma si sa anche che per crescere bisogna imparare a vincere ed essere ambiziosi: è così che si sviluppano i giocatori. Anche dalle ultime prestazioni si capisce che il progetto sta andando bene e per il futuro è importante. Le basi sono solide. Ora bisogna pensare a come aumentare la qualità».

Cosa si può fare? Ampliare la rosa? «Sì, tra quest’anno e la stagione scorsa c’è stata tanta differenza. Con il passaggio di Cereda ad Ambrì in estate diversi giocatori - che se lo meritavano - lo hanno seguito. A livello di numeri non li abbiamo potuti sostituire tutti e questo ha fatto in modo che venisse a mancare un po’ di concorrenza interna. Alcuni elementi, anche senza giocare bene con costanza, hanno avuto molti minuti. Questa non è la realtà dell’hockey professionistico. Ci vuole più concorrenza per forzare i ragazzi ad uscire dalla loro zona di confort».

A questo proposito sono già stati effettuati dei try-out con alcuni ragazzi d'oltre Gottardo. «Sì, abbiamo già invitato 15 ragazzi da diverse squadre. È stato fatto per mandare un segnale: stiamo cercando soluzioni per migliorare il gruppo. Aumentando il livello del collettivo si aiutato tutti, anche quelli che sono già qui. Si alza il livello degli allenamenti e quello individuale: resta questa l’idea del progetto».

Dunque finire bene e poi ampliare la rosa: lavoro sul ghiaccio e dietro la scrivania. «Esattamente. Finire bene per continuare a porre le basi a livello di carattere e attitudine. Non si possono prendere gli impegni alla leggera, vogliamo continuare a giocare al meglio anche se ora siamo "corti" a livello numerico. In questa parte di stagione la squadra è comunque in crescita, stiamo preparando il futuro».

Del gruppo a tua disposizione c'è qualcuno già "pronto", qualcuno che in estate farà il salto in NL? «È difficile dirlo adesso, ma ce ne saranno sicuramente meno rispetto all'anno scorso, che è stato un po’ speciale. Vedo un paio di elementi pronti a lasciare il progetto e andare in un team di vertice di Swiss League. Alla fine però ci sono sempre delle sorprese: da qui ad agosto possono cambiare tante cose, anche a livello di crescita fisica dei giocatori. Di certo posso dire che Stefan Müller (portiere 21enne, ndr) è pronto e andrà a Lugano».

Su Roman Hrabec cosa puoi dirci? Lo scorso anno aveva brillato (20 gol e 22 assist) e sembrava destinato ad entrare stabilmente nel roster biancoblù. Quest'anno con i Rockets ha totalizzato 8 punti (4 gol) in 29 match e Cereda ad Ambrì non lo ha mai impiegato. Ha rallentato? «Non ha rallentato, ma l'anno scorso aveva approfittato tanto della qualità dei giocatori al suo fianco. Quest'anno il suo ruolo è cambiato, doveva essere una locomotiva, un leader come quelli che c'erano nella passata stagione. Non ha fatto questo step. Nell'hockey di alto livello conta il presente, ha avuto la chance di allenarsi ad Ambrì in estate, ora è con noi. Al momento non è dominante come lo scorso anno. Ad ogni modo potrà sicuramente avere nuove chance per fare un "clic"», conclude Jan Cadieux.

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