Da qualche tempo non più in grado di “girare a tutta”, i biancoblù hanno perso certezze e punti. Ora per la salvezza pare inevitabile l'incrocio con il Kloten
AMBRÌ - Ora si fa davvero dura. E non solo per le sconfitte incassate, che per certi versi potevano anche essere previste, quanto piuttosto per come sono arrivate. E poi... vogliamo parlare della classifica?
Un weekend nerissimo ha costretto l'Ambrì a fare il pieno di malumori e preoccupazioni, ha spinto i biancoblù a riconsiderare la loro forza e impostazione.
Trascinati dalla grinta di Luca Cereda, fino a pochi turni fa i leventinesi hanno ovviato alle loro evidenti lacune – stiamo pur sempre parlando della squadra sulla carta meno attrezzata del campionato – con applicazione e intensità. Con quelle, non ci stancheremo mai di dirlo, i sopracenerini si sono trasformati in un gruppo competitivo. Con dei limiti, certo, ma temibile per ogni rivale. Nel momento in cui il piede si è un po' sollevato dall'acceleratore ecco però che D'Agostini e compagni sono divenuti più prevedibili, meno agguerriti, meno grintosi... e hanno spessissimo finito per far felice l'avversario di turno. È accaduto questo anche nel weekend dove, prima lo Zugo – con estrema facilità – e in seguito il Langnau, hanno raccolto punti buoni per le rispettive corse.
Questa situazione non è colpa di qualcuno in particolare; semplicemente non esistono motori che possono andare sempre al 100%. Nemmeno se continuamente stimolati (come fatto dal coach, con il massiccio turnover tra venerdì e sabato). Per questo non ci si poteva attendere che i biancoblù spingessero a tutta dalla prima all'ultima giornata della loro stagione. Forse, questo sì, ci si aspettava che con il passare delle settimane, i singoli crescessero così da garantire competitività. Questo non è successo.
A questo punto in Leventina hanno poche carte da giocare. Attendere che qualche elemento trovi l'ispirazione? Rischiosissimo e... improbabile. Meglio provare a respirare, guardarsi negli occhi e ritrovare quella forma psicofisica necessaria per far tornare altissimo il numero dei giri del motore. Il problema è che, nell'attesa di una nuova crescita, questo porterà quasi inevitabilmente l'Ambrì a disputare la finale dei playout contro il Kloten (solo il fattore campo pare in discussione a questo punto).
Quella "chiusura" era quanto di peggiore si potesse augurare al club a inizio stagione. Giocarsi lo spareggio nel primo anno della ricostruzione? Non sarà semplice. Non sarà comodo. Non sarà simpatico. Al momento, però, alternative paiono non essercene. Che alla Valascia si preparino alle battaglie...