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TOP E FLOPMuro Elvis, guizzi e grandi ritorni tra derby ed emozioni

08.01.18 - 14:34
Cinque bianconeri e un biancoblù formano la nostra linea top della settimana. In casa Bienne continua il magic moment, Kloten sempre in grossa difficoltà
Muro Elvis, guizzi e grandi ritorni tra derby ed emozioni
Cinque bianconeri e un biancoblù formano la nostra linea top della settimana. In casa Bienne continua il magic moment, Kloten sempre in grossa difficoltà
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AMBRÌ/LUGANO - Giocate super, erroracci, squadre in grande spolvero e altre in difficoltà: anche l'ultima settimana - con un pazzo calendario che ha proposto incroci e soprattutto "doppi incroci" da brividi -, ha regalato spunti decisamente interessanti. Maltrattato all'Hallenstadion il Lugano si è rialzato facendosi perdonare alla grande dai propri tifosi vincendo due derby, mentre l'Ambrì, dopo l'acuto di Kloten, è rimasto con l'amaro in bocca e a mani vuote rimediando due dolorosi ko.

Tanti i protagonisti, tanta la carne al fuoco: considerando quanto mostrato da biancoblù e bianconeri abbiamo proposto la Top of the week ticinese per indicare chi ha lasciato maggiormente il segno.

Top of the week ticinese:

Portiere: Elvis Merzlikins

Difensori: Bobby Sanguinetti, Philippe Furrer

Attaccanti: Marco Müller, Maxim Lapierre, Linus Klasen

Top assoluto: Bienne

Flop assoluto: Kloten

Elvis Merzlikins: Naufragato insieme ai compagni all'Hallenstadion nel primo match (da dimenticare) del 2018, il 23enne lettone con licenza svizzera ha fornito due prestazioni enormi nei derby contro l'Ambrì respingendo quasi 100 conclusioni e guadagnandosi di diritto un posto negli incubi degli attaccanti biancoblù. Preciso, concentrato, estremamente affidabile: Elvis è una sicurezza per i compagni, un vero valore aggiunto capace - quando in serata - di trascinare i suoi.

Bobby Sanguinetti: Dopo qualche acciacco fisico e un periodo non brillantissimo, il 29enne è tornato a mettersi in grande evidenza risultando prezioso in ogni situazione (powerplay, boxplay, 5c5...). Autore del gol della bandiera contro i Lions - magra soddisfazione -, lo statunitense ha totalizzato altri 3 punti (1 gol) contro i biancoblù. Oltre ad un assist nell'azione che ha portato al sigillo di Lapierre sabato sera, il difensore ha firmato alla Valascia anche il pesantissimo 2-2 che ha immediatamente permesso ai suoi di acciuffare (per poi affondare) i cugini. Ireland ha bisogno di un Sanguinetti su questi livelli.

Philippe Furrer: Tornato venerdì nello scacchiere bianconero dopo oltre un mese di stop forzato, Furrer - malgrado qualche perdonabile imperfezione - ha disputato due ottime partite giocando 25' di media. Nonostante la grande pressione biancoblù, è stata deliziosa e tutt’altro che “banale” la sua uscita da terzo che ha portato al primo gol di Klasen nel derby di venerdì. Elegante e affidabile, il 32enne è un tassello fondamentale di questo Lugano. Bentornato.

Marco Müller: Rapido, energico, ma capace anche di guizzi pregevoli e da applausi, Müller è una bella realtà nell'Ambrì di Cereda. Il 23enne ex Berna è sempre uno degli ultimi a mollare e incarna perfettamente la filosofia di gioco voluta dal coach di Sementina: in questa settimana oltre all'immancabile mole di lavoro ha firmato anche due reti. Preziosissima quella di Kloten (il momentaneo 1-0), bella e illusoria quella in shortanded contro il Lugano (il 2-1 alla Valascia).

Maxim Lapierre: Al di là delle reti (2 nel derby), il centro canadese agisce con efficacia a tutta pista ed è tra gli elementi chiave del Lugano. Tantissimo lavoro sporco, lavoro difensivo, ma anche - rispetto al passato - più incisività sottoporta: in questa stagione i gol sono già 13. Capace di fare quasi sempre la cosa giusta al momento giusto (giocando anche semplice), Lapierre è uno che si sacrifica e pensa innanzitutto al bene della squadra: coach Ireland ha indubbiamente di che essere soddisfatto.

Linus Klasen: Dopo un periodo di appannamento, Linus Klasen è tornato a brillare e far sorridere i tifosi bianconeri. Per farlo, per salire in cattedra come "ai vecchi tempi", l'artista svedese ha scelto il palcoscenico del derby, realizzando una pregevole doppietta venerdì e fornendo due assist decisivi sabato. Archiviate le stracantonali - sfide dalle mille emozioni in cui è più semplice trovare gli stimoli giusti -, il 31enne dovrà ora confermarsi e lanciare nuovi segnali crescita. Il Lugano, per mirare a qualcosa di importante, ha (indubbiamente) bisogno del miglior Klasen, elemento capace con le sue invenzioni di "far saltare il banco".

Top assoluto della settimana - Bienne: In casa Bienne continua il magic moment. Capaci di vincere 11 delle ultime 13 partite (uno dei due ko è inoltre maturato ai rigori), i Seelanders continuano la loro scalata verso i piani alti della classifica e si trovano ormai a un rassicurante +13 dal nono posto. Nella scorsa settimana, dopo il 2-0 rifilato martedì al Friborgo, i bernesi si sono presi anche lo scalpo del Ginevra, battuto con un secco 7-3 (da segnalare che le Aquile erano reduci da 5 vittorie filate). Con questo filotto di risultati positivi gli uomini di Antti Törmänen sono saliti a quota 62 punti in classifica e si trovano ormai a soli 3 punti dal secondo posto. Solido e pungente, il Bienne è la squadra più in forma del momento e in campionato, da oltre un mese, sta mantenendo una velocità di crociera impressionante.

Flop assoluto della settimana - Kloten: Perso alla Swiss Arena lo scontro diretto con l'Ambrì, gli Aviatori - ultimi della classe - hanno rimediato due ko anche nel weekend in occasione del doppio confronto con il Losanna. Sconfitti all'overtime a domicilio, gli zurighesi sono letteralmente crollati a Malley dove i vodesi hanno banchettato (9-3). Tanti, troppi, i passi falsi in una stagione nata male e proseguita sin qui tra molte difficoltà anche dopo l'avvicendamento Tirkkonen-Schläpfer. L'ex Bienne ha leggermente migliorato l'andamento degli Aviatori, ma per evitare brividi e guai peggiori serve qualcosa in più.

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I Top of the week “ticinesi” 2017/18 – 16

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COMMENTI
 

Frankeat 6 anni fa su tio
Ma 'sto Kubalik, che sembrava fosse il Wayne Gretzky de 'noartri, alla fine si è rivealto un buon straniero, ma niente che le altre squadre o gli altri tifosi invidiano ai BB. Almeno, non quest'anno. Magari tra una stagione o due diventa il numero uno, ma per il momento è solo uno qualsiasi.
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