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NATIONAL LEAGUESannitz scherza: «Ai concerti con i tappi nelle orecchie»

28.12.17 - 08:00
La bandiera del Lugano ha parlato del suo rapporto con la musica: «Non esiste una melodia che mi carica prima delle partite, anche perchè amo la quiete prima della tempesta»
Sannitz scherza: «Ai concerti con i tappi nelle orecchie»
La bandiera del Lugano ha parlato del suo rapporto con la musica: «Non esiste una melodia che mi carica prima delle partite, anche perchè amo la quiete prima della tempesta»
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LUGANO - La musica è sempre presente nella vita di ognuno: al lavoro, a scuola, in macchina, a casa, nei locali, per strada e anche nei contesti sportivi.

La maggior parte degli atleti utilizza diverse colonne sonore per concentrarsi prima di una partita, per festeggiare una vittoria o per gestire la delusione di una sconfitta, anche se non tutti ne vanno matti... «Contrariamente a molti miei compagni di squadra, non ho un grande rapporto con la musica», ha raccontato l'attaccante del Lugano Raffaele Sannitz. «Nel mio telefono non ci sono playlist personalizzate e non ho un gruppo o uno stile di musica preferito. Mi rilassa ascoltare le canzoni che passano alla radio quando sono in macchina, ma se devo scegliere prediligo un rock tranquillo».

Niente rituale prima delle partite quindi... «Non esiste una melodia che mi carica prima di giocare, anche perché amo la quiete prima della tempesta. Reputo la musica piacevole se è ascoltata tranquillamente, magari come sottofondo in un ambiente particolare o con una determinata compagnia, ma non ad alto volume nello spogliatoio».

Eppure è sempre presente nell'hockey: nello spogliatoio, durante il riscaldamento sul ghiaccio prima di ogni partita e anche quando una squadra segna... «Nei warm-up alla Resega per esempio, dove ci sono sempre le stesse canzoni che accompagnano ogni nostra partita, sono talmente concentrato che non sarei nemmeno in grado di dire che tipo di musica sia».

E nel tuo spogliatoio come funziona invece? «Molti miei compagni ascoltano la musica dallo stereo, altri sono dei veri fanatici e si concentrano invece con le proprie cuffiette fino a un attimo prima dell'inizio della partita. Personalmente sono invece negato a tenere anche solo il ritmo di una canzone».

Sei mai andato ad un concerto? «Sono andato a due concerti nella mia vita e in entrambe le occasioni sono stato invitato. La prima volta avevo 18 anni e a Milano ho ammirato gli "Offspring" con Krister Cantoni, un altro sfegatato. Il secondo, quest'estate a Zurigo, dove ho ascoltato i "Guns N'Roses" insieme ad Alessandro Chiesa: eravamo in prima fila, c'era un gran casino e mi sono anche messo i tappi nelle orecchie (ride ndr). Mi sono comunque divertito, l'ambiente era ottimo e il gruppo suonava davvero bene».

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COMMENTI
 

YanNick 6 anni fa su tio
Bravo Sannitz almeno tu hai dei buoni gusti musicali
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