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SWISS LEAGUE«Sono pronto e bello carico, questa situazione mi ricorda un po' la Spengler»

14.11.17 - 09:33
Serge Pelletier ha preso da pochi giorni il timone de La Chaux-de-Fonds: «La squadra arriva da diverse sconfitte, ma non abbiamo parlato di un obiettivo preciso. Cercheremo di crescere»
Keystone
«Sono pronto e bello carico, questa situazione mi ricorda un po' la Spengler»
Serge Pelletier ha preso da pochi giorni il timone de La Chaux-de-Fonds: «La squadra arriva da diverse sconfitte, ma non abbiamo parlato di un obiettivo preciso. Cercheremo di crescere»
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LA CHAUX-DE-FONDS - Motivato, sereno e con tanta voglia di fare bene, Serge Pelletier - dopo i due anni di stop che hanno seguito l’esonero dai biancoblù nell’ottobre 2015 -, si è rituffato nella mischia prendendo nei giorni scorsi le redini de La Chaux-de-Fonds. Subentrato ad Alex Reinhard - sollevato dal suo incarico dopo una serie di risultati negativi -, l’ex coach di Ambrì, Friborgo e Zugo si appresta ad affrontare la sua prima esperienza alla guida di un club della Lega cadetta. «Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) abbiamo svolto il primo allenamento sul ghiaccio, sia io che la squadra eravamo belli carichi», spiega il tecnico 51enne, che domani sera alle 19.45 farà il suo esordio sulla panchina dei Montagnards nella sfida in programma alla Patinoire des Mélèzes contro il Langenthal.

Negli ultimi due anni Pelletier è stato “lontano” dal ghiaccio, ma non del tutto… «Ho sempre seguito i vari campionati in Europa e la NHL. Sono stato molto attento su quel che accadeva in Svizzera, tenendomi sempre aggiornato anche con diversi colleghi. Sono rimasto abbastanza attivo e in questa prima parte di stagione ho svolto il ruolo di consulente per MySports, ero impegnato soprattutto sulla National League … In questi mesi poi ho discusso con alcuni club anche all’estero, ma la Svizzera restava la mia prima scelta. Poi è arrivata l’offerta de La Chaux-de Fonds e mi è sembrata una bella opportunità da cogliere per rientrare nel giro, era il momento giusto».

Dopo 17 partite i neocastellani - secondi alla fine della scorsa regular season - si trovano in ottava posizione a quota 21 punti. Cosa ti hanno chiesto i vertici societari? «La squadra arriva da diverse sconfitte, ma non abbiamo parlato di un obiettivo preciso. Quando un coach subentra a campionato in corso di norma si trova una squadra in difficoltà, non ti chiamano quando sono al primo posto… (ride, ndr). Ora vogliamo ritrovare la vittoria il prima possibile, arrivare ai playoff e poi si vedrà».

Ai Montagnards Pelletier ritrova alcune vecchie conoscenze, una su tutti il capitano Loïc Burkhalter, che il coach ha già allenato ad Ambrì nel 2003/04. «Vero, ci sono anche Tim Wolf e Dominic Forget, entrambi passati da Ambrì per dare una mano. Quando si arriva in una squadra in queste situazioni il più grande vantaggio è quello di conoscere già alcuni giocatori, ai quali sai esattamente che ruolo assegnare. Gli altri li devi scoprire, vederli giocare per poterli impiegare al meglio».

Insomma, in questi casi  i tempi “stringono”. «È come avere un campo d’allenamento di due giorni prima di affrontare la gara d’esordio… Questa sfida mi fa un po’ pensare all’esperienza vissuta diverse volte alla Coppa Spengler con il Team Canada. Si arriva il giorno di Natale, 2-3 allenamenti per dare un’identità alla squadra e poi si gioca. All’inizio sarà un compito simile, poi ci sarà più tempo per capire e affinare i meccanismi».

Il gruppo a disposizione del coach vale comunque più dell’ottavo posto attuale. «Rispetto allo scorso campionato la squadra ha perso qualche tassello importante a livello offensivo, come Laurent Meunier, Adam Hasani, Robin Leblanc e Devin Muller. Il gruppo però ha diversi giovani interessanti: si cambia e cercheremo di crescere. Sono pronto per questa nuova la sfida. Rockets? Quest'anno non li ho ancora visti giocare, sarà sicuramente interessante affrontarli», conclude Serge Pelletier.

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