Gol e assist del numero 15 non sono stati sufficienti al Lugano per vincere. E venerdì ci sarà il derby
LUGANO– La novità della serata era sicuramente il ritorno su ghiaccio della Resega di Gregory Hofmann. Il giovane bianconero, dopo un avvio di campionato spumeggiante condito da tre punti in due partite, si era recato oltre oceano per partecipare ai “camp” della Nhl con la maglia dei Carolina Hurricanes. Il contributo del numero 15 non è però bastato ai ticinesi per superare lo Zugo. 3-2 il risultato finale in favore degli svizzero centrali.
La partita è cominciata subito bene per il Lugano che ha trovato il primo gol dopo poco più di un minuto con Fazzini abile a depositare in rete un disco vagante davanti al portiere avversario. I padroni di casa, galvanizzati dalla rete d’apertura, si sono buttati all’attacco e con una splendida incursione di Reuille è arrivata la prima superiorità numerica del confronto, la quale non ha però portato al raddoppio luganese nonostante le numerose conclusioni effettuate. La partita è così proseguita veloce con i bianconeri padroni del gioco sino al 13’ quando, come logica conseguenza di quanto visto sul ghiaccio, l’Hcl ha trovato il raddoppio proprio con il rientrante Hofmann che da breve distanza ha freddato Stephan. Lo Zugo non è però rimasto a guardare e con penalizzato Klasen ha immediatamente accorciato le distanze al 16’. Roe il marcatore della rete. Le due squadre si sono poi affrontate a viso aperto con numerosi ribaltamenti di fronte ma il risultato di 2-1 è durato fino alla prima sirena.
La seconda frazione di gioco si è aperta senza grandi pericoli da entrambe le parti. La calma è durata fino al 24’30’’ quando Stahlberg e compagni hanno seminato scompiglio dalle parti di Merzlikins. Da lì in poi è stato un susseguirsi di occasioni pericolose in entrambi i terzi difensivi della pista. Logica conseguenza di questa situazione la rete del pareggio trovata in power-play dallo Zugo per mano di Klingberg, veloce a ribattere in rete un disco respinto da Merzlikins al 38’.
Le due squadre in avvio di terzo tempo hanno pensato più a non subire gol che a cercare il vantaggio. I minuti sono così trascorsi veloci fino al 49’53’’ quando dopo aver resistito in inferiorità numerica lo Zugo si è portato per la prima volta in vantaggio con Schnyder. Il caparbio assalto finale (anche a porta vuota) di Lapierre a compagni e il time-out di coach Ireland non ha però portato al gol del pareggio e la partita è così finita 3-2 per lo Zugo.
Il Lugano non è quindi riuscito a riprendere il cammino vincente che l’aveva visto inanellare quattro vittorie filate prima della sconfitta di sabato a Losanna. Per gli uomini di Greg Ireland la possibilità di riprendere la strada positiva avuta nelle prime uscite si presenterà venerdì alla Valascia quando incroceranno i bastoni con i cugini dell’Ambrì, in quella che sarà anche per i sottocenerini l’occasione per riscattarsi dalla sconfitta nel derby d’esordio.
LUGANO - ZUGO 2-3 (2-1, 0-1, 0-1)
Reti: 1-0 Fazzini (Hofmann) 1’04’’; 2-0 Hofmann (Fazzini, Furrer) 12’49’’; 2-1 Roe (Grossmann, Kast) 15’38’’; 2-2 Klingberg (Lammer, McIntyre) 38’13’’; 2-3 Schnyder (Diaz; McIntyre) 49’53’’
LUGANO: Merzlikins; Furrer, Sanguinetti; Vauclair, Wellinger; Ronchetti, Chiesa; Riva; Klasen, Lajunen, Bürgler; Hofmann, Lapierre, Fazzini; Bertaggia, Sannitz, Morini; Romanenghi, Reuille, Walker.
Note: Resega 5'396 spettatori. Arbitri: Micha Hebeisen, Marc Wiegand, Franco Castelli, Balazs Kovacs. Penalità: Lugano 4x2’ Zugo 5x2’.