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SWISS LEAGUE«Per lo sviluppo dei ragazzi è importante "imparare a vincere"»

16.09.17 - 07:57
Tutto pronto in casa Rockets per l'esordio stagionale, in programma questo pomeriggio a Küsnacht. La parola a coach Cadieux: «A livello fisico e di gioco siamo dove volevamo essere»
TiPress
«Per lo sviluppo dei ragazzi è importante "imparare a vincere"»
Tutto pronto in casa Rockets per l'esordio stagionale, in programma questo pomeriggio a Küsnacht. La parola a coach Cadieux: «A livello fisico e di gioco siamo dove volevamo essere»
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BIASCA - «Dopo molte settimane di duro lavoro siamo finalmente arrivati all'inizio del campionato, posso dire che siamo dove volevamo essere sia fisicamente che come gioco: ora la vera domanda è sapere a che punto siamo rispetto alle altre squadre della nostra Lega», determinato e consapevole del grande lavoro svolto, coach Jan Cadieux affila gli artigli in vista del primo impegno dei Ticino Rockets, di scena quest'oggi a Küsnacht contro i GCK Lions (17.00).

«Sarà un buon banco di prova, un bel "test" - aggiunge il tecnico 37enne - I Lions sono una squadra simile alla nostra, ma con un po' più d'esperienza visto che da tanti anni giocano in questa categoria. Noi dobbiamo ricordarci di essere solo al secondo anno, sarebbe un errore pensare di aver già fatto tutto il lavoro. Ora va stabilizzato quanto di buono fatto nella passata stagione».

Nella lega cadetta ci sono alcuni team di formazione, ma anche diverse squadre ambiziose. Chi sono le grandi favorite? «Penso che Rapperswil, Olten e Langenthal siano le tre "big" della Lega, seguite da Ajoie, La Chaux-de-Fonds e Visp. Per il resto potrebbe essere un campionato piuttosto aperto, ma è ancora presto per dirlo con certezza».

Continuare a far crescere i giovani, ma togliersi anche delle belle soddisfazioni e - parola di Cadieux- "imparare a vincere". In casa Rockets gli stimoli non mancano. «È chiaro. Per lo sviluppo individuale dei ragazzi è importante imparare a vincere. Non parlo solo del "semplice" risultato a fine partita, ma intendo saper fare nel modo giusto tutte le piccole cose. Come si mangia, come si riposa, insomma come ci si comporta in pista e fuori, anche quando nessuno ti guarda. Vogliamo crescere sia individualmente che come squadra. Vogliamo sviluppare le individualità dal punto di vista tecnico, tattico e fisico. Il primo obiettivo resta quello di sviluppare i giovani, ma vorremmo anche ottenere dei risultati per dimostrare ulteriori passi avanti».

La Swiss League, dopo il fallimento del Martigny, si giocherà con sole 11 squadre e, di conseguenza, ci saranno dei turni di riposo "forzato". Cadieux come giudica questa situazione? «È un vero peccato per il Martigny, per le altre "mancare" ogni tanto un turno non è la fine del mondo. Al termine del campionato tutti avranno comunque giocato le stesse partite... In futuro, per l'hockey svizzero, mi auguro che si possa tornare ad una "B" con 12 squadre».

Ultima battuta a proposito di Uinter Guerra. Recentemente con i Rockets si era allenato anche il 27enne ex difensore dell'Ambrì, attualmente in prova al Turgovia. «Sì, si è allenato con noi, è un giocatore che abbiamo valutato per cercare di capire cosa avrebbe potuto portare alla squadra. Non è più un giocatore di 21-22 anni, non eravamo sicuri al 100% di come poterlo utilizzare nel progetto Rockets. Entrambe le parti erano interessate, ma la "visione" non era esattamente la stessa, di conseguenza quando ha ricevuto una bella offerta dal Turgovia l'ha accettata».

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