In vista della nuova stagione, che scatterà venerdì 8 settembre, l'Ambrì parte con una filosofia tutta nuova
CADEMARIO - Una nuova linea per lasciarsi alle spalle annate buie e condite da risultati deludenti. Alla Valascia si è deciso di voltare pagina e lo dimostra la rivoluzione messa in atto dal club: "buttati nella mischia" Paolo Duca e Luca Cereda - 71 anni in due -, in Leventina i cambiamenti sono appena iniziati e non riguardano soltanto la rosa che, a partire da venerdì 8 settembre, inizierà a battagliare in campionato.
Il disco adesso è anche sui bastoni dei tifosi, i quali dovranno armarsi di pazienza: i frutti di un simile lavoro potrebbero vedersi tra diverse stagioni. Guai a panicare di fronte a una serie di risultati negativi.
L'Ambrì - secondo le sempre preziosissime statistiche di Brenno Canevascini - affronterà quest'anno la sua 71esima stagione in Lega Nazionale, la 53esima in LNA e la 33esima consecutiva. Da notare che il club biancoblù è nel ristretto novero di sole 4 squadre (con Kloten, Friborgo e Lugano) ad aver sempre giostrato nella massima serie da quando è stata introdotta la formula dei playoff.
Questa sera a Cademario si è tenuta la conferenza pre-campionato, utile a lanciare la nuova stagione. Questo - a pochi giorni dal via del campionato 2017-18 - il pensiero del presidente Filippo Lombardi: «Inizialmente non volevo nemmeno organizzare la conferenza pre-campionato in quanto in passato alcune frasi pronunciate in questa sede mi sono "tornate contro". Poi con il passare delle settimane è tornato un po' di entusiasmo attorno a noi e siamo arrivati alla conclusione che questa conferenza andava fatta. I giocatori sanno che devono dare il meglio ad ogni partita, vogliamo ridare un'anima al nostro club, ringiovanire il roster e riacquisire la fiducia dei tifosi. Non da ultimo puntiamo a proporre un hockey piacevole e divertente».
La parola è poi passata al direttore sportivo dell'Ambrì Paolo Duca: «Alla fine della scorsa stagione sono state fatte delle analisi. Si è giunti alla conclusione che era giusto tornare ad essere un club formatore. Lo scorso anno è mancato lo spirito combattivo che l'Ambrì nella sua storia ha sempre portato in pista. Purtroppo questo si è visto soltanto verso la fine della stagione, grazie soprattutto all'aiuto dei giovani provenienti dai Rockets. Essendo un club formatore abbiamo un piccolo vantaggio: il giocatore in cerca di "ghiaccio" è più facile che scelga l'Ambrì piuttosto che la grande squadra. E questo lo abbiamo visto già quest'anno con diversi giovani interessanti che si sono legati a noi. Ricordiamo poi che quest'anno il budget a disposizione per la prima squadra è sceso di 1 milione. È una strategia che sposo in pieno, non possiamo fare il passo più lungo della gamba. Abbiamo fatto tante scommesse, ma queste fanno parte della natura del nostro club. Dirigenza, direzione sportiva e staff tecnico sono molto determinati. Adesso chiaramente servono pazienza e duro lavoro, nello sport i miracoli non esistono. Le uniche cose che pagano sono il lavoro duro e la dedizione. Dobbiamo essere fiduciosi. L'obiettivo stagionale è la salvezza».
Per ciò che concerne Gauthier Descloux, il direttore sportivo biancoblù ha chiarito che il portiere è ancora a Ginevra e non è ancora noto quando potrà tornare in Leventina. Per tutelarsi il club sta definendo un accordo con il giovane Sascha Rochow, già a disposizione dell'allenatore Luca Cereda da oltre una settimana.
Infine si è espresso l'allenatore Luca Cereda: «Da lunedì torneremo ad allenarci ad Ambrì, rientreremo nel nostro spogliatoio quindi. Riteniamo che il percorso intrapreso sia quello giusto. Siamo consapevoli del fatto che servirà tanto duro lavoro, nello sport non esistono scorciatoie. Questa attitudine di voler fare piccoli passi ogni giorno porta sempre dei risultati. L'onestà nel lavoro viene sempre ripagata. Ci tengo a ringraziare tutti, in particolare i giocatori che hanno mostrato molta apertura in questa prima fase di allenamenti».