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LNA«La Svizzera è di un livello superiore, ma ora sappiamo di poterla battere»

13.04.17 - 14:52
Il portiere della Francia, Cristobal Huet, si è espresso in merito alla formazione allenata da Patrick Fischer, battuta in una delle due ultime amichevoli dalla Francia
«La Svizzera è di un livello superiore, ma ora sappiamo di poterla battere»
Il portiere della Francia, Cristobal Huet, si è espresso in merito alla formazione allenata da Patrick Fischer, battuta in una delle due ultime amichevoli dalla Francia
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TRENCIN (Slovacchia) - Questa sera - giovedì 13 aprile (ore 17) - la Nazionale svizzera disputerà a Trencin la prima delle due amichevoli pre-Mondiale contro la Slovacchia. Nella serata di sabato i ragazzi di Fischer scenderanno poi in pista per giocare il secondo incontro, questa volta a Zilina. Ricordiamo che la rassegna iridata avrà luogo dal 5 al 21 maggio a Parigi e Colonia.

I rossocrociati sono reduci dal doppio confronto disputato contro la Francia, dove avevano raccolto un successo pieno (4-3) e una sconfitta all'overtme (2-3). Uno dei grandi assenti fra le fila dei transalpini è stato senza ombra di dubbio il portiere del Losanna Cristobal Huet, il quale si sta riprendendo da un operazione al ginocchio.

Cristobal Huet, come ti senti fisicamente?
«Mi sono sottoposto a un intervento chirurgico per una pulizia dell'articolazione e attualmente mi sto riprendendo da questa piccola operazione. Sono trascorse due settimane e tra qualche giorno rimetterò i pattini così potrò capire a che punto sono. Tra meno di un mese inizierà il Mondiale e voglio essere in forma: non vedo l'ora di scendere sul ghiaccio con la nazionale». 

Come vedi la tua squadra al Mondiale casalingo?
«Il livello del campionato del mondo è molto alto e attualmente non c'è più tanta differenza fra le squadre che partecipano. Mi aspetto molto agonismo e per toglierci le nostre soddisfazioni dovremo quindi essere concentrati al massimo e dare il 100%. Per il momento il gruppo si sta preparando al meglio per l'esordio contro la Norvegia e se vogliamo prevalere, dovremo attaccarli fin dai primi minuti del match. Oltre a questo - contrariamente a quanto successo nella scorsa edizione, dove siamo stati costretti a schierare alcuni attaccanti in difesa - mi auguro che potranno essere presenti a Parigi tutti i nostri migliori giocatori. Non sarà facile affrontarci quest'anno, dovremo sfruttare l'arma in più che saranno i nostri tifosi».

La Francia ha affrontato due volte la Svizzera... e ha dimostrato di poter competere.
«In queste partite le squadre non hanno ancora le rose al completo. Siamo dunque consapevoli che i rossocrociati sono di un livello superiore rispetto a noi e che non hanno potuto schierare alcuni dei loro uomini migliori, come d'altronde nemmeno noi. Nonostante questo però, ora sappiamo di poter battere la Svizzera: è stato molto importante vincere 3-2 all'overtime, abbiamo immagazzinato un po' di fiducia e ci siamo resi conto a che punto siamo».

Conosci molto bene i giocatori elvetici: sia quelli che erano presenti contro la Francia sia quelli che ancora devono arrivare: che Svizzera ti aspetti?
«L'obbiettivo minimo della Svizzera è sempre stato quello di arrivare almeno nei quarti di finale. In generale il livello della squadra è molto buono e può sicuramente ambire a grandi traguardi. Appena i giocatori prendono poi la fiducia necessaria diventa davvero difficile batterli e a quel punto, per loro, diventa lecito sognare. Stiamo però parlando di un torneo che vede diverse pretendenti alla vittoria finale e non sarà quindi semplice per nessuno prevedere un certo tipo di percorso. Non solo la Francia, ma anche Norvegia, Bielorussia, Slovenia e Danimarca per esempio sono diventate molto ostiche». 

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