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Il coach dello Zugo è carico in vista della finale: «Siamo pronti a combattere, per riposare ci sarà poi tempo»
ZUGO - A inizio anno era solo una possibile outsider. Con il passare delle settimane però, lo Zugo ha visto la sua candidatura divenire sempre più consistente e concreta. Un'ottima regular season, pochissimi infortuni, gioco magari non spettacolare ma terribilmente solido: i Tori hanno rapidamente scalato le gerarchie della Lega, arrivando ai playoff con il vento in poppa. La postseason, poi, ha "benedetto" il loro lavoro e le loro qualità: superato il Ginevra, superato il Davos... fino alla finale con il Berna in programma da giovedì.
«Siamo assolutamente eccitati per questa opportunità - ci ha raccontato Harold Kreis, coach dello Zugo - siamo felici di essere arrivati fino a questo punto ma non per questo soddisfatti. Abbiamo fame, non vogliamo fermarci».
Il 58enne allenatore canadese ha già vinto il titolo in carriera. È successo con il Lugano nel 2006 e con lo Zurigo nel 2008; quest'anno potrebbe per lui arrivare la definitiva consacrazione...
«Sono carico, siamo carichi. Abbiamo davanti a noi una montagna da scalare; non vediamo l'ora di cominciare».
Dopo una stagione tanto lunga e intensa dovrebbe esserci anche un po' di stanchezza...
«Stanchezza? C'è il tempo per combattere e quello per riposare. Ora noi dobbiamo combattere. Potremo riposare a fine mese, a maggio, a giugno...».
Contro Ginevra e Davos - come d'altronde tutto l'anno - siete stati solidi. Cambierete qualcosa in finale o questo tipo di gioco è il vostro marchio di fabbrica?
«Questo è il nostro hockey, che è poi quello più efficace nei playoff. Per riuscire a rimanere a galla, per riuscire a spuntarla, devi essere forte fisicamente e forte anche di testa. Nei turni precedenti abbiamo avuto delle difficoltà, le abbiamo superate anche perché siamo stati mentalmente pronti, perché i miei ragazzi sono stati intelligenti».
Tutti gli esperti danno il Berna favorito.
«È una grande squadra, ma noi sappiamo di avere delle possibilità di batterla. Sarà una serie lunga, vedrete. Saranno decisivi i particolari...».
L'anno passato il Lugano perse le finale perché, a differenza degli Orsi, non aveva quattro linee equilibrate. E al top. Il suo Zugo com'è?
«Ho un gruppo importante e posso schierare linee di grande qualità. Con queste possiamo difendere ottimamente ma anche fare "male" in attacco. E possiamo lasciare il segno nelle situazioni speciali. Certo ce la vedremo contro un avversario che non ti concede nulla... ma noi ci siamo».
Il Berna riuscirà a ripetere il titolo dell'anno scorso?
«Oh, di certo noi non lo aiuteremo».
