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HCLDallo smacco del '92, passando per Plavsic e Samuelsson fino a Maneluk: i ricordi di ZSC-Lugano

04.03.17 - 14:58
Scattanoi playoff e la sfida tra zurighesi e bianconeri rappresenta il quarto di finale più interessante: solo una volta, in passato, chi ha avuto il fattore pista dalla sua è riuscito a vincere
Dallo smacco del '92, passando per Plavsic e Samuelsson fino a Maneluk: i ricordi di ZSC-Lugano
Scattanoi playoff e la sfida tra zurighesi e bianconeri rappresenta il quarto di finale più interessante: solo una volta, in passato, chi ha avuto il fattore pista dalla sua è riuscito a vincere
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LUGANO - Da sfida ormai abituale - e a volte dannatamente dolorosa per i ticinesi - a incrocio che mancava ormai da 13 anni: Zurigo-Lugano, che scatterà questa sera alla pari degli altri quarti di finale dei playoff, rappresenta senza dubbio la sfida più interessante e accattivante. Guardando la classifica tutto sembrerebbe scontato - i Lions sono uno dei favoriti per la vittoria finale e possono contare su quattro linee molto forti - ma nei playoff tutto può accadere e anche in passato, anche negli intrecci tra le due formazioni, le sorprese non sono mancate.

La prima avvenne proprio quando Lugano e Zurigo si sfidarono per la prima volta nella post season: nel 1992, infatti, i ticinesi erano favoritissimi e puntavano con decisione alla vittoria finale. Sulla loro strada, però, trovarono gli agguerriti tigurini, guidati da un certo Arno Del Curto, che li eliminarono nei quarti di finale col risultato di 3-1: il break avvenne già in gara-1 (vinta dai Lions ai rigori), mentre l'unica vittoria bianconera fu un roboante, quanto inutile, 10-0 maturato in gara-3.

I ticinesi, poi, non incrociarono più i bastoni con lo Zurigo fino alla finale del campionato 1999/00: quella serata del primo aprile difficilmente i tifosi bianconeri riusciranno a dimenticarla. Il Lugano arrivò all'atto conclusivo da campione in carica, col primo posto in graduatoria e senza aver lasciato scampo a Friborgo (4-0) e Ambrì (4-0). I Lions, secondi in classifica, avevano steso il Davos (4-1) e lo Zugo (4-0). Nello scontro finale, dopo il 5-2 iniziale firmato alla Resega dai padroni di casa, i ragazzi di Kent Ruhnke riuscirono a volare fin sul 3-1 grazie alle reti di Zeiter - che decise gara-2 al 58'19 - alla rimonta firmata alla Resega in gara-3 e alla vittoria ottenuta tra le mura amiche in gara-4 per 3-1. Il gol di Plavsic, invece, gelò il sangue dei supporters luganesi quel primo aprile 2000: la sua rete, giunta al 59'50 di gara-6, dopo un fallo non ravvisato su Huet, consegnò il titolo ai Lions (l'HCL aveva vinto gara-5 in casa all'overtime per 4-3).

Nel 2001 la storia si ripeté e, se possibile, l'esito della finale fu ancora più amaro. Dominata la regular season e stanati Friborgo e Berna - Aeschlimann col suo rigore mise fine alla carriera di Tosio - il Lugano gettò alle ortiche il 3-1 nella serie. Dopo aver sbancato l'Hallenstadion in gara-4 con un perentorio 4-0 (in precedenza i bianconeri si erano imposti in casa per 3-0 e 4-1, mentre i Lions avevano risposto in gara-2 imponendosi per 3-0), Dubé e compagni colarono a picco: gli zurighesi non si fecero pregare e vincendo gara-5 alla Resega per 6-3 e gara-6 in casa per 5-1, portarono il Lugano a gara-7. La rete proprio di Dubé non bastò: il diagonale perfetto di Samuelsson, nell'overtime, chiuse la contesa e scatenò le ire di alcuni "tifosi" bianconeri. Una serata da dimenticare, in casa luganese, in tutti i sensi.

Nel 2002 furono ancora i Lions a gioire, questa volta in semifinale: fino a gara-6 vinse sempre la squadra che giocava tra le mura amiche - con i Lions capaci di imporsi per due volte all'overtime, cosa che riuscì al Lugano in gara-3 - ma nell'ultima partita, i tigurini (guidati da un intrattabile Jan Alston) riuscirono a infliggere la scoccata decisiva.

Il 2003 fu l'anno del primo successo dei ticinesi: un 4-1 giunto in semifinale senza appelli, che lanciò Wichser e compagni verso la finale conquistata poi contro il Davos. Il Lugano riuscì a imporsi per due volte all'Hallenstadion, sia in gara-1 (indirizzando la serie) sia nella decisiva gara-5.

L'ultimo incrocio, davvero emozionante, fu quello del 2004 quando in semifinale il Lugano riuscì a rimontare dall'1-3. Capace di imporsi per 3-2 all'overtime e per 2-1 ai rigori, in gara-2 e in gara-3, lo Zurigo sprecò tre match point (proprio come avvenuto nel 2001 a ruoli invertiti in finale); gara-6 resterà per sempre nei ricordi dei tifosi bianconeri. Zeiter firmò infatti il 3-2 al 57'19, prima che Peltonen riuscisse a siglare il 3-3 al 58'41: la rete decisiva, infine, venne siglata da Maneluk al 62'38! Gara-7 venne vinta dal Lugano per 4-2, anche se poi i bianconeri persero la finale contro il Berna.

Da evidenziare come solo in un'occasione, ovvero nel 2004, chi aveva il fattore pista dalla sua è poi riuscito a passare il turno. Sicuramente tutto ciò potrebbe contare pochissimo, ma è anche vero che se il Lugano riuscisse immediatamente a centrare il break, allora qualche sicurezza nella testa dei Lions potrebbe venir meno. E poi si sa, attaccarsi alla cabala può aiutare... d'altronde i bianconeri non battevano lo Zurigo da 7 partite, prima della vittoria ottenuta nell'ultimo match di regular season. Quel successo potrebbe aver intaccato qualche sicurezza dei ragazzi di Wallson? Potrebbe aver cambiato la storia? Questa sera, forse, riusciremo a ottenere le prime risposte...

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